Verso la Toscana del futuro
di - lunedì 16 marzo 2015 ore 16:24
Un concreto rilancio economico di Pisa, della Valdera e di tutto il territorio provinciale, ricco di eccellenze e potenzialità, servizi efficaci e di livello elevato, che sappiano coniugare razionalizzazione delle risorse e qualità delle prestazioni, rafforzando l’ambito territoriale dell’area vasta, dimensione ideale per garantire quella virtuosità a cui i nostri cittadini sono e devono restare abituati, un processo di riforme inclusivo e all’avanguardia, in ogni settore.
Sono i presupposti su cui intendo proseguire il mio impegno per la Toscana; ne ho parlato venerdì a Pontedera, presentando la mia candidatura a un secondo mandato in Consiglio regionale, davanti a tante persone che ringrazio per la partecipazione e l’ascolto. Sono stati cinque anni cruciali per il futuro della Toscana, difficili come forse mai prima, attraversati da una crisi tra le più intense. La nostra regione però ha saputo reagire e affrontare al meglio le sfide complesse che ha avuto davanti, forte di un sistema virtuoso e di un governo, guidato dal presidente Rossi, che ha saputo compiere le scelte giuste per ripartire con forza.
Non a caso abbiamo raggiunto primati importanti nella sanità, siamo riusciti a garantire un welfare efficace, varando aiuti alle fasce più deboli della popolazione, ai giovani, ai disoccupati, abbiamo schiacciato l’acceleratore verso l’uscita dalla recessione economica, prevedendo incentivi e sgravi alle imprese, promuovendo un utilizzo efficace delle risorse comunitarie, attirando investimenti, avviando infrastrutture strategiche e molto altro.
Ma possiamo e dobbiamo fare ancora di più.
Con questo obiettivo dobbiamo guardare a una nuova legislatura imminente che ci pone davanti ancora nuove sfide, sempre difficili ma entusiasmanti. Venerdì ho voluto ricordare, non a caso, Francesco Petroni, ex sindaco di Calcinaia scomparso lo scorso anno; una figura che mi ha insegnato molto, soprattutto mi ha trasmesso un’idea di politica come ascolto di chi ci circonda, come impegno per una società più equa e più giusta.
Perché non è politica se si lascia indietro qualcuno.
Credo che quanto fatto in questi anni rispecchi questo assioma: ora è necessario guardare al futuro con la consapevolezza che questo deve essere l'impegno alla base del nostro lavoro nelle istituzioni.