Rifondazione si schiera, ma nasce anche la “lista degli astenuti”

Anche il partito di sinistra ufficializza il sostegno a Castagni Fabbri. Comincia poi a girare per il paese un volantino che consiglia scheda bianca

PECCIOLI — E alla fine dalla parte di Castagni Fabbri e Un Comune per Tutti si schiera anche Rifondazione Comunista. Dopo il sostegno palesato nei giorni scorsi da Udc e Forza Italia, pure il partito di sinistra ufficializza il suo appoggio alla lista civica contraria al SistemaPeccioli e spiega: “Crediamo fermamente, oggi come in passato, nella necessità di una forte discontinuità con chi ha fin qui amministrato il nostro comune e per questo con altrettanta convinzione ha deciso di sostenere con tutte le sue forze la candidatura a sindaco di Davide Castagni Fabbri”.

Il partito, che nel 2009 sosteneva l’altra lista (Progetto Comune), negli anni sembra essersene distaccato fortemente: “L'esperienza negativa che negli ultimi cinque anni ha caratterizzato la lista Progetto Comune – hanno spiegato in una nota stampa – ha determinato una scarsissima efficacia nell'esprimere una chiara e netta linea di opposizione alle scelte, prime fra tutte quelle di natura ambientale, dell'amministrazione. Questa inerzia, diventata nel tempo insostenibile, ha decretato a nostro modo di vedere il fallimento del progetto di cinque anni fa”.

Ma se i partiti hanno preso ormai le loro posizioni e ogni lista è impegnata nelle ultime ore di campagna elettorale, c’è anche chi sceglie un’altra strada che però di istituzionale ha ben poco. Sta infatti girando a Peccioli in queste ore un volantino non firmato, con in testa il disegno di una diavoletto, in cui un sedicente gruppo di cittadini consiglia di astenersi dal voto, al grido di Annulla la scheda, annulla il Sistema. Nessuna delle tre liste, per gli autori della lettera, sarebbe infatti degna di guidare il Comune: “In alternativa al vecchio Sistema – scrivono nel volantino – non vediamo nulla di nuovo se non le solite facce che vogliono sostituire da sinistra il tetragono della politica pecciolese”.

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