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Politica giovedì 09 gennaio 2020 ore 10:01

Vendita quote Siat, il Pd risponde a domande FdI

"Cessione quote SIAT SRL: l’unico timore che deve avere FDI è di fare una figuraccia con l’opinione pubblica e con gli elettori", dice il Pd



PONTEDERA — "Con scarsa fiducia di ottenere l’esito atteso ma senza timore, rispondiamo ai quesiti posti dal gruppo consiliare di opposizione riguardo la cosiddetta “questione Siat srl”", spiega il Pd pontederese nell'ennesima presa di posizione sull'argomento che ha innescato la polemica politica ( vedi articoli correlati

"Ci preme anzitutto evidenziare come la controversa possibilità per le società a controllo pubblico di partecipare alle gare, e a maggior ragione per quelle bandite dagli Enti che esercitano controllo diretto sulla stessa, non è una “fisima” del PD e per capirlo è sufficiente rinviare alla lettura dell’art. 13 della DL 223/2006 e alla copiosa giurisprudenza al riguardo.

Venendo al dunque FDI chiede :“Come mai solo oggi il Pd che amministra Pontedera da oltre 70 anni si pone il problema?

La questione si è posta solo dopo il 2009 (non 70 ani fa…quando peraltro il PD non esisteva neppure …ma questo è un altro discorso) e non a caso è stata oggetto di numerose interpellanze da parte della Lista Civica Indipendente nella due legislature appena concluse.

Il tema quindi esiste dalla metà del 2009 ma oggi si presenta in molto più stringente perché la concessione è in scadenza nel 2022.

Ancora ci si chiede: “Come mai non si vuole rilevare tutta la società e gestirla al 100 per cento?

E’ una scelta logica prima che politica: se il Comune di Pontedera intendesse gestire i parcheggi direttamente è sufficiente che nel 2022 operi questa scelta.

Prima di allora non può farlo perché c’è un contratto in vigore. Acquisire oggi il 100% significa gettare risorse pubbliche che riteniamo possano essere impegnate in altri settori.

Il tema della gestione diretta riguarda, nel caso, le modalità di affidamento del servizio dopo il 2022.

Prendiamo atto che FDI è per una gestione diretta dei parcheggi da parte del Comune di Pontedera.

Solitamente la destra si oppone a quelli che chiama carrozzoni pubblici: o c’è un significativo cambio di linea politica oppure un problema di coerenza, ne seguiremo l’evoluzione.

Su che basi si sono scelti i privati?” chiedono infine i nostri.

Questa è la più semplice: i privati c’erano prima del Comune di Pontedera.

La Siat srl si occupava di servizi per l’azienda speciale Cerbaie già negli anni novanta, le Cerbaie cedette le quote ad Acque Spa .

Siat srl era nel capitale di Siat 2p SRL ovvero l’originale concessionario dei parcheggi.

A seguito del recesso del socio CPT dalla Siat 2P srl e dopo che Acque SpA è uscita da Siat srl c’è stata, nel maggio 2009, una fusione per incorporazione che ha determinato la situazione attuale.

Che rapporti ci sono tra questi privati e il Comune?

Come facilmente consultabile sul sito del Comune di Pontedera i soci privati di Siat srl sono: Castaf sas, Slesa srl, Ies di Berti Romolo e Colombani Costruzioni srl.

Essendo imprese del territorio, le stesse partecipano a gare pubbliche e in alcuni casi sono risultate assegnatarie dei lavori.

Tutto alla luce del sole, se FDI ha notizie diverse, piuttosto che fare allusioni sporga regolare denuncia.

Riguardo alla domanda se “Vi sono collegamenti con il problema della scuola di Santa Lucia e con i problemi sulla rete fognaria”, supponiamo che l’opposizione si riferiscono alla vicenda dell’acquisizione del terreno su cui è sorta la scuola che era di proprietà della Slesa srl.

La questione è nota per essere stata trattata dalla stampa già nella primavera scorsa, vicenda tanto pubblica quanto totalmente estranea alla cessione delle quote.

Tutto è tracciato negli atti a disposizione dei consiglieri e di quanti vogliano visionarli.

In ogni caso se gli esponenti di Fratelli d’Italia non si fidano, possono interpellare direttamente il titolare dell’azienda interessata, per quanto ci riguarda non abbiamo particolari rapporti di continuità ma siamo certi che FDI troverà facilmente il modo di interloquire con lo stesso.

Infine è bene evidenziare ai consiglieri di Fratelli d’Italia che le quote saranno cedute a seguito di pubblica asta, com’è naturale che sia e come immaginiamo che essi stessi sappiano già.

Siamo ben lieti che FDI svolga con tanta dedizione e attenzione il proprio ruolo di controllo, noi interloquiamo pubblicamente non per intimorirli ma solo perché così funziona il confronto.

Non è questa la preoccupazione che debbono avere Bagnoli e Arcenni, ma piuttosto quella di passare impreparati agli occhi degli elettori e poco affidabili a quelli degli alleati".


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