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Lavoro martedì 16 giugno 2020 ore 12:45

Usb teme tempi duri per lo stabilimento Piaggio

Il sindacato ha ripreso le parole di Colaninno e ha sottolineato che "la crisi non può essere pagata solo dai lavoratori". Ci sono delle proposte



PONTEDERA — Più di un mese fa Roberto Colaninno, presidente e Ad di Piaggio aveva dichiarato: “Nonostante la tremenda situazione di emergenza conseguente alla pandemia mondiale, il Gruppo Piaggio ha superato l’esame del primo trimestre e investe sul futuro pensando a una mobilità sostenibile, altamente tecnologica e sempre più al servizio delle persone oltre che al trasporto delle merci. L’anno 2020 è sicuramente complicato ed è difficile avere delle certezze, ma ogni decisione viene e verrà ponderata molto attentamente al fine di mantenere ratios patrimoniali adeguati. Io rimango fiducioso, non può che essere così. La gestione ha consentito di assorbire comunque i costi fissi degli stabilimenti produttivi in Europa, India e Asia, impattati dalle normative sanitarie per la prevenzione dal Covid-19".

Oggi è arrivato l'intervento, preoccupato, del sindacato Usb: "Mentre il governo continua ad emanare misure di sostegno per le aziende in questa fase delicata per il paese, come Usb ci chiediamo quali siano le intenzioni della dirigenza Piaggio affinché sia garantito un futuro certo a tutti i dipendenti. Il presidente Colaninno minaccia “tempi duri” per la nostra fabbrica ed è bene che i lavoratori e le lavoratrici si facciano trovare pronti iniziando da subito a mettere in campo iniziative per garantire occupazione, salario e diritti per tutti. La crisi non può essere pagata solo dai lavoratori"

Per Usb i "part time verticali devono essere stabilizzati subito, non possono e non devono rimanere per l’ennesimo anno senza stipendio. Inoltre anche loro, a causa della crisi, sono andati in cassa integrazione con ulteriore perdita di salario. Se Piaggio dovesse ricorrere nuovamente agli ammortizzatori sociali sarà necessaria un'integrazione salariale. Non servono certo deroghe ai contratti nazionali come propone il nuovo presidente di Confindustria ma una vera campagna di stabilizzazione partendo dai CT storici licenziati da Piaggio dopo 15 anni (Usb si riferisce alle lavoratrici e ai lavoratori che, prima della pandemia, hanno protestato per settimane sul tetto del palazzo blu di Asl a Pontedera, ndr). E’ necessario dare certezza a tutti i precari e le precarie presenti in azienda".

"Crediamo che, dopo 9 incontri, sia essenziale tornare a parlare ai lavoratori e alle lavoratrici in assembla" hanno concluso da Usb.


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