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Lavoro mercoledì 05 ottobre 2016 ore 14:00

Usb, al fianco di Ristori e contro Colaninno

Questa la posizione del sindacato sulla situazione nella ditta dell'indotto Piaggio: "Siamo contro le strategie di dismissione industriale"



PONTEDERA — La Rsu Piaggio dell’Unione Sindacale di Base ha indetto per la giornata di lunedì 3 ottobre uno sciopero di quattro ore per partecipare concretamente alla mobilitazione dei lavoratori della Ristori di Montecalvoli "dove a causa di scelte industriali e sindacali profondamente errate siamo di nuovo di fronte al ricatto padronale sull’occupazione, con 61 lavoratori a rischio licenziamento".

Per Usb gli accordi presi due anni fa, durante la crisi del 2014, tra sindacati e vertici dell'azienda non erano rispettabili: "L’ordine sparso con il quale i sindacati confederali si sono mossi in Piaggio in quella giornata, è la cartina di tornasole di un fallimento annunciato, di cui sono vittima solo i lavoratori. Il concordato del 31 ottobre 2014 alla Ristori e l’accordo sul cosiddetto piano di risanamento” dell’anno successivo tra azienda e Uilm - Fiom preannunciavano in pieno la crisi di questi giorni".

"Una situazione - secondo gli esponenti Usb - che dimostra una volta di più l’urgenza dell’indipendenza sindacale. La costituzione di Usb in Piaggio permette a delegati e lavoratori di liberarsi delle pastoie di chi, per concertare con il sistema industriale e di potere locale la deindustrializzazione pianificata dalla famiglia Colaninno, preferisce dividere i lavoratori dell’indotto da quelli della casa madre, spaccando un fronte che può vincere solo se unito innanzitutto a livello del comprensorio industriale, in prospettiva a livello nazionale e in tutta la filiera produttiva nella quale si è proiettata Piaggio SpA".

Per i sindacalisti "gli scioperi dell’ultimo minuto convocati in Piaggio da altre sigle sindacali in questa importante giornata di solidarietà hanno avuto tutto il sapore del tentativo di recupero, di fronte alla nostra determinazione a non lasciare soli i lavoratori della Ristori oggi, così come nelle settimane scorse quelli della Iscot di fronte alla Sole. Non ci sorprende che ci sia stata negata la parola al comizio finale del corteo di Montecalvoli, così come il non essere stati inclusi nella delegazione trattante all’incontro in Regione Toscana, per trovare una via di uscita alla crisi della Ristori, che per noi significa la difesa intransigente di tutti i posti di lavoro. L’intervento e la presenza alla trattativa di un sindacato di classe e indipendente scoperchierebbero di fronte ai lavoratori le malefatte, le incongruenze e i mille accordi al ribasso di una classe padronale, di amministrazioni complici e di una burocrazia sindacale che stanno accompagnando la progressiva destrutturazione del polo industriale pontederese".

La promessa di Usb: "Incalzeremo le amministrazioni pubbliche, a partire dalla giunta e dal sindaco di Pontedera, al quale abbiamo chiesto di intervenire sulla situazione della Piaggio e del suo indotto. Il rinvio a data da destinarsi dell’incontro programmato per il 4 ottobre, comunicatoci a voce da Millozzi alla fine del corteo della Ristori non è, in questo senso, un buon segnale. Occorre che alle parole di solidarietà sui palchetti organizzati dalla Cgil e dalla Uil seguano fatti concreti, senza i quali torneremo a riempire le stanze del consiglio e della giunta comunale".

"Seguiremo giorno per giorno la vertenza della Ristori, così come quella alla Pieracci Meccaniche, alla Omg, alla Tmm alla Sole e in tutto l’indotto, con l’obiettivo di unificare le lotte, indirizzandole contro l’avversario principale: il gruppo dirigente Piaggio e le sue politiche industriali".

Lo sciopero generale nazionale proclamato da Usb e altri sindacati conflittuali per venerdì 21 ottobre prevede manifestazioni territoriali in tutte le zone di crisi sparse nel paese: "In quella giornata - hanno concluso - terremo la manifestazione a Pontedera, con partenza alle 8 da via Rinaldo Piaggio. Il giorno successivo, sabato 22 ottobre, parteciperemo alla manifestazione nazionale No Renzi day a Roma, per riportare tutte le vertenze specifiche dei posti di lavoro su un terreno generale, unico che può cambiare rapporti di forza nel paese a favore del mondo del lavoro e dei settori popolari".


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