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Attualità giovedì 26 luglio 2018 ore 17:00

Comuni della Valdera divisi su Toscana Energia

La modifica dello statuto ha cambiato lo status dell'azienda che gestisce la rete pubblica del gas. Adesso non avrà più una maggioranza pubblica



PONTEDERA — Inutile è stata la levata di scudi partita anche dalla Valdera con l'appello firmato da numerosi sindaci per mantenere il vincolo della maggioranza pubblica del capitale sociale.

Con le modifiche delle norme statutarie il controllo di Toscana Energia di fatto passerà al socio privato Italgas (Gruppo Eni) ed i comuni soci hanno la possibilità di recedere dalla compagine azionaria entro stasera. 

Al momento la situazione nei Comuni della Valdera è la seguente:

Restano in Toscana Energia: Peccioli e Ponsacco

Recedono: Casciana Terme Lari, Calcinaia, Buti, Bientina, Pontedera, Palaia

Non hanno ancora deciso: Terricciola, Chianni e Lajatico

Voleva uscire ma il consiglio ha fatto mancare il numero legale: Capannoli

Decisioni quindi molto diverse e sulle quali il primo a prendere una posizione pubblica (e politica ndr) è stato il il sindaco del Comune di Peccioli Renzo Macelloni: "Siamo convinti di restare all’interno di una società così importante - aveva spiegato due giorni fa  - per come è strutturata ha un business tra i più sicuri. Troviamo abbastanza opinabile la scelta di uscire dall’unica società che tutti gli anni fa utili e dividendi a favore degli enti a fronte di tante società pubbliche partecipate dagli enti che non hanno questi risultati".

Tra i convinti a di restare in Toscana Energia anche il Comune di Ponsacco: "E' una società sana - ha affermato la sindaca Francesca Brogi - che funziona e che gestisce un servizio primario come quello del gas. Una società che dà utili tutti gli anni e quindi ritengo sbagliato uscirne. Adesso dobbiamo fare quadrato con gli altri Comuni che restano dentro". Il Comune di Ponsacco ha infatti avuto una media di utili di 160mila euro all'anno per una quota di 0,57.

Di parere opposto invece Mirko Terreni sindaco di Casciana Terme Lari dove il consiglio comunale ha deliberato l’uscita a maggioranza. La quota partecipativa di Casciana Terme Lari si aggira attorno allo 0,78 per cento del capitale e finora ha garantito un profitto annuale di circa 200mila euro. L’uscita dalla società dovrebbe garantire a Casciana Terme Lari una buonuscita di oltre 3 milioni di euro, (pari a quindici anni di utili) che potrebbe anche aumentare, data l’intenzione dell’amministrazione di affidare la valutazione della stima a consiglio peritale terzo.

A Capannoli invece la situazione si è arenata in consiglio comunale. La sindaca Arianna Cecchini, come gli altri colleghi dell'Unione Valdera, era d'accordo per deliberare l'uscita dalla società Toscana Energia ma far saltare il banco è stata anche la maggioranza che, nel consiglio comunale di martedì sera, ha fatto mancare il numero legale impedendo la votazione dell'atto. Sono infatti usciti dalla sala gli assessori Gianluca Merlini e Sabina Parrino e tre consiglieri di opposizione: Giacomo Citi, Federica Paoli e Mattia Cei. 

Toscana Energia S.p.A. si è costituita con la firma dell’atto costitutivo siglato dai rappresentanti di 90 Comuni e di Italgas (Gruppo Eni) il 24 gennaio 2006 ma di fatto "nasce" nel corso del 2004 quando Fiorentinagas e Toscana Gas (frutto della fusione, avvenuta lo stesso anno, di Ages e Publienergia, le società che servivano i territori di Pisa, la prima, e Pistoia ed Empoli, la seconda) avviarono il percorso che ha portato alla creazione dell'attuale compagine.

Un soggetto industriale - si legge sul sito della società - fortemente voluto in particolare dai Comuni soci di Firenze, Pisa, Pistoia ed Empoli, e da Italgas (Gruppo Eni), per competere più incisivamente sul mercato liberalizzato e offrire, così, nuove prospettive alla Toscana. 

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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