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Politica sabato 29 febbraio 2020 ore 08:50

Restano i tre indagati e Pirri rimane presidente

Angela Pirri (Italia Viva)

Nel lunghissimo consiglio comunale sono stati esaminati i recenti casi legati alla strada di Patto e al passaggio della presidente Pirri a Italia Viva



PONTEDERA — Il capogruppo di Fdi Matteo Bagnoli ha chiesto che "i tre funzionari indagati, con sequestri delle loro abitazioni da parte della Corte dei Conti, per i dissesti della strada di Patto, siano spostati in altri settori di attività comunale in attesa che la magistratura faccia il suo corso". Richiesta respinta mentre il capogruppo della Lega, Domenico Pandolfi, ha sottolineato che "da più di 10 anni si parla di questa strada subito crollata mentre il Comune non ha voluto che anche i cittadini potessero avere parola in un consiglio comunale aperto". Fabiola Toncelli del M5s si è invece dichiarata garantista: "I processi si devono fare nei tribunali e non in piazza" ha detto.

La tesi del sindaco Matteo Franconi è invece che "su questa lunga storia della strada si è scritto e detto molto con polemiche di basso livello. La comunità cittadina e il Comune sono le parti lese e i danni li devono pagare i responsabili dei lavori che sono stati collaudati anche da esperti esterni". "Il Comune - ha aggiunto il sindaco - ha chiesto 2 milioni di indennizzo e a marzo ci sarà un'udienza in proposito".  

Anche per Riccardo Minuti, capogruppo del Pd, la comunità e il Comune sono vittime di questa situazione e la questione deve essere trattata con prudenza e responsabilità. "E ricordiamoci che abbiamo una struttura tecnica di alta abilità - ha aggiunto - che molti ci invidiano".

A metà del consiglio la presidente Angela Pirri ha comunicato la nascita di un gruppo di Italia Viva nel quale, a quanto pare e almeno per ora, c'è soltanto lei. Come è noto, la sua uscita dal Pd in direzione di Renzi aveva provocato una forte reazione soprattutto nel Pd di Fuori del Ponte che aveva fatto un duro attacco contro la presidente fuoriuscita, mentre anche il sindaco aveva invitato, senza toni troppo alti, la presidente a dimettersi. Ma nessun consigliere ha accennato alla famosa ma non effettuata mozione di sfiducia immediata che avrebbe probabilmente mandato all'opposizione Pirri, mentre il sindaco ha concluso spiegando che "riparleremo di questa situazione fra un mese e se nel frattempo Italia Viva vorrà contattarci ci siederemo a un tavolo con loro".

Insomma, e come avevamo in parte previsto, Pirri ha molte possibilità di restare presidente dell'assise consiliare pontederese anche se è passata a Renzi. E del resto anche l'assessora regionale alla sanità, carica molto importante, Stefania Saccardi è recentemente passata dalla parte di Renzi senza che nella giunta regionale, almeno all'apparenza, ci siano state minacce o inviti a dimettersi.

Mario Mannucci
© Riproduzione riservata


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