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Cronaca martedì 29 novembre 2016 ore 10:45

Oltre 11mila articoli senza etichetta sequestrati

La merce sequestrata

Blitz della Finanza di Pontedera in un magazzino della Valdera. La marce valeva più di 127mila euro. Il titolare multato di oltre 53mila euro



PONTEDERA — Continuano le attività di controllo da parte della Guardia di Finanza di Pontedera volte alla repressione del traffico illecito di prodotti pericolosi e contrasto alla contraffazione dei marchi. In questi giorni, la compagnia locale ha sequestrato circa 11300 articoli tessili senza etichetta, per un valore commerciale di 127mila euro.

Il sequestro è scattato in un magazzino della Valdera, il cui titolare è stato sanzionato per oltre 53mila euro.

Fra la merce sequestrata ci sono migliaia di prodotti tessili (vestiti da uomo, da donna, da bambino, sciarpe, cappelli, guanti, calzini) accessori da abbigliamento (borse, cinture, portafogli) ed oggetti di bigiotteria. Tutti sequestrati perché non conformi agli standard di sicurezza previsti dal decreto legislativo 206/2005 (c.d. Codice del Commercio) e la specifica normativa per i prodotti tessili di cui al D.Lgs. 194/99 in quanto pericolosi per la salute del consumatore.

La normativa vigente, invece, impone di riportare in ciascun articolo esposto in vendita, la denominazione del prodotto, le informazioni sul produttore o dell’importatore in Europa, la provenienza se extraeuropea nonché la presenza di materiali potenzialmente dannosi alla salute del cliente.

"Al momento dell'intervento i finanzieri hanno constatato l'afflusso continuo di clienti, attratti dalla convenienza dei prezzi, così bassi da rendere i prodotti praticamente fuori mercato - ha precisato in una nota stampa la Guardia di Finanza -. La filiera del risparmio, della quale apparentemente si giova il consumatore finale, è infatti lunga: costi minimi della manodopera, aggiramento dei dazi doganali, impiego di materiali scadenti e pericolosi, tutti fattori che abbattono il costo al consumatore. Infatti - hanno aggiunto le Fiamme Gialle -, la vendita di prodotti transitati per canali alternativi e privi delle garanzie, che la vigente normativa sia nazionale che comunitaria richiede, potrebbe comportare una concorrenza sleale a discapito della maggioranza dei commercianti che rispettano le Leggi dello Stato in materia, nonché un pericolo per la salute pubblica a causa dell’impiego di materiali che non rispondono ai requisiti di sicurezza imposti dalla legislazione comunitaria".

L'operazione rientra nell’ambito di una serie di controlli da parte della Guardia di Finanza, che proseguiranno anche nel periodo natalizio, finalizzati a verificare la regolarità nella vendita dei prodotti della specie, in particolar modo nei vari esercizi commerciali della provincia e a tutela del regolare svolgimento del libero mercato.


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