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Attualità giovedì 28 dicembre 2017 ore 16:45

La Valdera forma contadini e allevatori in Senegal

L'Unione è capofila di un progetto di sviluppo partecipato e accesso al credito a Malika. Al via anche degli incontri sul ruolo dei migranti



PONTEDERA — Un aiuto concreto che arriva direttamente in Senegal, a sostegno delle attività agricole, in modo da permettere a coltivatori ed allevatori di sviluppare autonomamente il settore primario del paese.

Il primo novembre 2017 ha avuto inizio il progetto di cooperazione internazionale Sviluppo partecipato e accesso al credito nel Comune di Malika in Senegal, presentato dall’Unione Valdera, in qualità di capofila, e finanziato dalla Regione Toscana con uno stanziamento di 20mila euro. Il progetto verrà sviluppato in collaborazione con l’Associazione Fratelli dell’Uomo, che coordina le attività operative, l’associazione senegalese Intermondes, l’Associazione Senegal Solidarietà e la Tavola della Pace e della Cooperazione della Valdera Onlus.

Grazie a questo progetto, verrà data continuità alle azioni di sostegno finanziate tramite il Fondo di Microcredito, costituito nel 2011 nella città di Malika, in Senegal. Non meno di 50 piccoli operatori economici locali avranno accesso al credito e potranno ricevere i fondi necessari a sostenere i propri progetti, mentre 60 agricoltori e piccoli allevatori di Malika riceveranno una formazione specifica in tecniche di produzione agricola e in tecniche di allevamento moderne e sostenibili.

Il progetto prevede lo svolgimento di attività anche sul territorio della Valdera. In particolare, sarà organizzato un ciclo di incontri sul ruolo che i migranti possono assumere per promuovere lo sviluppo dei territori di provenienza, con specifico riguardo alla funzione che la micro-imprenditoria e l’accesso al credito possono giocare in questo processo.

“La Tavola della Pace – ha affermato Pietro Pertici – sostiene questo progetto anche in funzione delle azioni che saranno rivolte ai nostri concittadini. Il ruolo attivo degli immigrati ‘stabili’ nel sostegno ai paesi di origine rappresenta un fattore importante sia in termini di assunzione di responsabilità che di costruzione di nuovi ponti tra popoli e culture diversi, ma accomunati da una stessa umanità”.

Un’importante esperienza di scambio di buone pratiche e cooperazione tra due territori che sono sempre più vicini. “In questa fase storica, in cui milioni di persone in fuga dalle atrocità delle guerre tendono la mano verso l'Europa chiedendo aiuto, l'Unione Valdera conferma con convinzione la propria tradizione di solidarietà, che deve manifestarsi sia sul nostro territorio che nei luoghi da cui traggono origine questi flussi migratori epocali – ha dichiarato il presidente dell'Unione Lucia Ciampi -. Si tratta di due azioni egualmente fondamentali: accogliere qui chi è perseguitato o minacciato e agire concretamente nei paesi da cui essi provengono, per creare le condizioni perché si innestino processi virtuosi di sviluppo locale”.


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