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Politica venerdì 18 gennaio 2019 ore 20:20

La cultura tema di dibattito per le Primarie

Le idee di Franconi e Leone in gara alle primarie del 3 febbraio per il candidato sindaco di centrosinistra per la guida di Palazzo Stefanelli



PONTEDERA — Matteo Franconi candidato del Pd propone per la cultura pontederese legami più stretti con le fondazioni e associazioni culturali dell'intera Valdera e oltre. Mentre il suo competitor 'civico', Eugenio Leone di "Pontedera In Comune", lancia l'idea e la proposta di un nuovo assessorato che metta insieme cultura, turismo e commercio con le rispettive specificità da collegare.

Entrambi hanno presentato le loro proposte con interventi che pubblichiamo integralmente, mentre sul fatto che la Pontedera degli ultimi vent'anni abbia investito e puntato molto sulla cultura è sotto gli occhi di tutti. 

L'arte moderna che, piaccia o non piaccia, investì Pontedera all'inizio del nuovo millennio ne è un primo esempio, ma da allora il boom culturale della città, comunque non partito certo da zero, è stato in continua crescita.

E il Teatro Era ora diventato nazionale, il Museo Piaggio, la nuova biblioteca, il Palazzo Pretorio con le sue mostre e molto altro ancora, sono soltanto alcuni dagli esempi da prendere in considerazione e su cui ragionare. Come hanno fatto - separatamente e con idee e proposte non del tutto convergenti se non sulla considerazione che la cultura deve essere sempre più un'arma primaria - Matteo Franconi ed Eugenio Leone.

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L'intervento di Matteo Franconi

“La Cultura è l'unico bene che diviso fra tutti, anziché diminuire, diventa più grande.”

Matteo Franconi

In questi anni abbiamo investito risorse straordinarie ed energie importanti per consentire alla cultura a Pontedera di presentarsi con la C maiuscola all'appuntamento con il mondo nuovo. Sul tema abbiamo ricevuto suggestioni interessanti nella campagna di ascolto e la consapevolezza che dobbiamo ripartire da una situazione complessiva ricca di numerose opportunità.

Penso al nostro Teatro Era diventato di rilevanza nazionale, alla nostra biblioteca ed ai numeri di frequentatori e lettori che fa ogni giorno, penso al nostro ricchissimo tessuto associativo che quotidianamente genera attività culturale di qualità in moltissimi settori, penso al Museo Piaggio ed alla inestimabile qualità del lavoro della sua Fondazione. Penso alle potenzialità culturali legate all'asse del viale Piaggio, al centro di competenze, ai poli di formazione, di innovazione e trasferimento tecnologico, alla formazione di eccellenza legata alla robotica ed alla moda. Penso alle innumerevoli azioni intraprese in tema di arte urbana, quella che si può vivere ogni giorno nelle piazze e nelle strade di Pontedera. Penso al respiro internazionale delle iniziative coordinate dal Centrum Sete Sois Sete Luas. Penso ai successi oggettivi delle iniziative di animazione territoriale e culturale come la notte bianca, la festa della vespa, la festa del commercio. Penso al CREC Piaggio nella sua dimensione di possibile rilancio attraverso la collaborazione tra Comune e proprietà come laboratorio delle nuove forme di espressione musicale grazie alla presenza dell'Accademia ed alla struttura capace di ospitare giovani gruppi musicali. Penso infine alla scommessa intrapresa e vinta con la riqualificazione di Palazzo Pretorio ed la connessa creazione di una Fondazione il cui nome, “Pontedera per la cultura” dice più di ogni aggettivo sull'idea di città che abbiamo in mente. Quella del PALP è stata una esperienza di successo capace di qualificare in ottica trasversale un'operazione non solo urbanistica ed edilizia attraverso il concorso di risorse pubbliche e private passando da un percorso partecipativo organizzato con le idee della città che stiamo replicando in questi mesi per Villa Crastan.

Abbiamo insomma un capitale straordinario di strutture ed esperienze culturali che dobbiamo valorizzare considerandole vere e proprie infrastrutture della città. Ecco perchè nella stesura della nostra proposta di governo crediamo che molte delle sfide sui temi più importanti, dal lavoro alla qualità della vita, dal rafforzamento del tessuto commerciale all'economia della conoscenza debbano esser affrontate investendo a 360 gradi sulla cultura e nell’intelligenza umana, il vero valore aggiunto e di riscatto dopo anni di crisi economica e sociale.

Per questo crediamo che il Palp e la Fondazione per la cultura possano e debbano essere il centro di elaborazione e produzione culturale di Pontedera, la leva con cui sollecitare le energie belle e diffuse presenti non solo in città perchè la sfida vera ed ulteriore, quella di respiro più ampio ed esiziale della nostra Fondazione sarà quello di intercettare e stabilire rapporti con le Fondazioni e le associazioni del territorio a partire dalla Valdera tutta. Creare collaborazioni stabili ed innovative al servizio del marketing territoriale attraverso le esperienze culturali consente di alzare lo sguardo verso obiettivi di lungo termine e restituire ai cittadini occasioni nuove ed impensabili. Penso ad esempio alla nuova vita che siamo riusciti a dare all'anfiteatro del Teatro Era grazie alla sinergia con il comune di Peccioli che in questa estate ha ospitato eccellenze nazionali ed internazionali facendo registrare il tutto esaurito ad ogni appuntamento.

Servirà certamente mettere nello stesso filo tutte le componenti che fino ad oggi hanno arricchito in modo talvolta non armonico l'offerta culturale della nostra città perchè ciascuna di esse aumenti il proprio valore incrementando quello collettivo.

Servirà dunque creare un tavolo, una cabina di regia coordinata dall'Amministrazione comunale per garantire a questa rete di svilupparsi con maggior efficacia dentro un progetto unitario.

Promuovere la cultura a Pontedera significa saper costruire percorsi economicamente sostenibili, significa saper valorizzare e tutelare quello che c'è ma stimolare pure l'innovazione, la creatività, la cifra sempre in movimento di una comunità. Significa mettere assieme dentro un'unica idea condivisa le politiche commerciali, quelle urbanistiche, quelle economiche e quelle sociali dentro il solito disegno collettivo

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L'intervento di Eugenio Leone

"Nuovo Assessorato alla Promozione di Pontedera: cultura, turismo e commercio"

Eugenio Leone

Nei momenti bui e di imbarbarimento della politica e della società si riafferma la necessità di promuovere le attività culturali per evitare una deriva che genera regressione ed egoismo.

Per fare questo a livello locale, il Comune deve essere un “centro abilitante” delle attività culturali. La nostra proposta è che il Comune innanzitutto promuova e costituisca una un tavolo di lavoro, una rete, denominata “Pontedera Cultura”, che metta insieme le associazioni culturali del territorio e offra loro un insieme di servizi, che le aiuti a consolidarsi ed emergere. Fatti concreti, come il sostegno logistico alle associazioni attraverso un uso più efficiente degli spazi disponibili, sostegno in termini di servizi e strumentazioni condivise e promozione degli eventi.

Attraverso “Pontedera Cultura” si definirebbe un calendario di eventi diffusi realizzati nel centrocittà e nei quartieri/frazioni, che, unito alla Notte Bianca, agli eventi motoristici come la Festa Vespa ed agli eventi portanti della città, copra buona parte dell’anno e divenga importante in un'ottica di reciproco rilancio con il Turismo e del Commercio, che devono muoversi insieme alla Cultura in modo sempre più coordinato. Il tutto all’interno del nuovo Assessorato “Promozione Pontedera”, che accorpi le tre aree favorendo l’ottimizzazione delle risorse (economiche ed umane, pubbliche e private). All’interno di questo Assessorato, attività centrale diventa la ricerca “sistematica” di finanziamenti sia pubblici (Europa, Ministeri, Regione) che privati, generando una rete di sponsor alla quale proporre il calendario coordinato degli eventi (programmati per tempo e replicabili negli anni) e non solo i singoli eventi tra loro scollegati.

In questo scenario diventa fondamentale il corretto ed efficiente utilizzo degli spazi come il Centrum Sete Sois, Villa Crastan, l’anfiteatro esterno al teatro Era, che potrebbe essere staccato dalla gestione del teatro, una migliore fruizione del Teatro Era per le associazioni locali e la ricerca di altri spazi da condividere.

Nel nuovo disegno il PALP rivestirebbe un ruolo centrale assumendosi anche il ruolo di motore economico, che serva a finanziare le Associazioni della rete “Pontedera Cultura”. Le mostre fatte, e l’attuale “Orizzonti d’acqua” in particolare, sono state certamente di alto valore artistico, ma forse non hanno avuto la capacità di caratterizzare il PALP, differenziarlo da altre gallerie vicine e quindi a diventare punto di attrazione per migliaia di visitatori locali e, soprattutto, esterni alla città.

La proposta, che vorremmo mettere alla discussione di tutti, è quella di farlo diventare “Museo di Arte Digitale”, unico nel suo genere, che offra un’esperienza di immersione nelle creazioni artistiche multimediali, fondate sulla fotografia artistica, sulla videoarte, sul design. Un Museo che sia nello stesso tempo laboratorio artistico sperimentale, che integri vecchie nuove arti, punto qualificante per il territorio, che troverebbe forti sinergie con la tecnologia offerta dagli Istituti di Ricerca robotici presenti in città e con il Museo Piaggio, culla della Vespa di uno degli oggetti di design industriale più famosi al mondo.

Mario Mannucci
© Riproduzione riservata


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