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Attualità lunedì 23 novembre 2015 ore 19:05

Il pugile dal cuore d'oro che pensa ai disabili

Alì e il progetto di cooperazione della Valdera per il Senegal: "Siamo i primi ad occuparci di disabilità". In arrivo una cena di finanziamento



PONTEDERA — E' la prima volta che un emigrato pensa ai cittadini disabili”. Il progetto di cooperazione della Valdera per il Senegal ha in Mohamed Ndiaye Alì il suo ambasciatore.

Il pugile pontederese si è speso in prima persona per il successo di questa operazione: “Nella mia terra ci sono due milioni di disabili, mi hanno detto che sono il primo emigrato che si occupa dei disabili. Molte volte sono arrivati soldi per solidarietà ma mai diretti ai disabili. E' una cosa grande”.

Il progetto, presentato qualche settimana fa, prevedeva l'arrivo di due mezzi in Africa, un'ambulanza e un veicolo per il trasporto dei disabili più tre carrozzelle realizzate da Stefano Lucchesi della comunità La Badia: “Non ci aspettavamo un'accoglienza con tremila partecipanti – spiega Enrico Baldussi di Asha, che poi aggiunge - dall'indipendenza del 1960 non avevano mai avuto un'ambulanza in dono. Hanno invitato anche il sindaco e il vicesindaco di Pontedera per fare un gemellaggio. Ognuno ha detto la sua preghiera, noi cristiana, loro musulmana. Bello, dovrebbe essere così”.

Il coordinatore del progetto per il Senegal Renzo Ciangherotti fa sapere che il lavoro continua: “Giovedì 26 novembre al Cigno Nero di Bientina ci sarà una cena di finanziamento. Abbiamo già quasi duecento iscritti”.

Angela Pirri, vicesindaco del Comune di Pontedera ha ribadito quanto sia importante la cooperazione per l'Amministrazione: “Il volontariato è una cosa seria. Per la cooperazione internazionale spendiamo 5/600mila euro l'anno. Ho una zia suora che era in Bolivia ai tempi del Che. Mi ha spiegato che la cooperazione è sentire la fame degli altri quando tu hai già mangiato. Siamo aperti al gemellaggio”. Gemellaggio però che dovrà avere una chiara finalità: “L'intento di questo accordo dovrà essere quello di aiutare i disabili, altrimenti non se ne fa niente” ha concluso Alì.

Il progetto cooperativo vede impegnate queste realtà locali: Geofor, Asha, Avr spa, O2 palestre, Ponteverde, Comunità La Badia, Comune di Pontedera l'associazione nazionale Polizia di stato.

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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