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Cronaca sabato 03 novembre 2018 ore 09:00

Il Gabbiano di Čechov secondo Koršunovas

Al Teatro Era un classico rivisto e proposto dalla compagnia lituana OKT/Vilniu City Theatre, in lingua lituana con sopratitoli in italiano



PONTEDERA — Stasera e domani, sabato e domenica, chiude il decennale dedicato al Teatro Era: sul palco, per la regia di Oskaras Koršunovas, Il gabbiano di Anton Čechov. Proseguendo il percorso di ricerca già intrapreso con Amleto e i Bassifondi, il noto regista lituano presenta il classico Čechov per diagnosticare le malattie del nostro tempo, la gotta della nostra anima. Con questo lavoro Koršunovas vuole recuperare la passione, l’amore, la gelosia e l’odio presente nelle opere di Čechov con l’obiettivo di cogliere il cuore dell’opera, che spesso è nascosto sotto costumi, decori, scenografie sontuose e intonazioni trascinanti. In questo processo creativo, lo spettatore diventa parte integrante dell’opera stessa.

Il gabbiano è nato nello spazio laboratorio dello studio OKT, spazio aperto, intimo, disadorno e autentico. Per Koršunovas c’è una relazione molto stretta tra Il gabbiano, Amleto e Bassifondi e così dichiara: “Questa è una grande opera per sperimentare. Fin dall’inizio, è stata condannata per le sue esplorazioni. Con Il gabbiano, continuiamo a esplorare i temi presenti anche in Amleto e Bassifondi, quelli del teatro contemporaneo, dell’attore contemporaneo e dello spettatore contemporaneo. Il gabbiano è la terza parte del trittico. Tutte e tre le opere sono unite da un focus speciale sugli attori. Ne Il gabbiano vogliamo dare l’impressione che il pubblico sia incluso nella storia. Tale interattività non è autotelica, già quindici anni fa, il nostro teatro formulava uno dei suoi motti principali, cioè di mettere in scena i classici come opere contemporanee, rendendoli un’esperienza interpersonale anziché una digressione storica. Pertanto, cerchiamo il coinvolgimento dello spettatore nel processo creativo dell’opera”.

Il gabbiano ha ricevuto due Premi Golden Cross: Martynas Nedzinskas (Trepliov) è stato premiato come miglior attore, mentre Nelė Savičenko (Irina Arkadina) è stata premiata come miglior attrice. Inoltre, Oskaras Koršunovas ha vinto il premio principale al 36° Festival Primaverile del Teatro Lituano. Con il suo debutto internazionale al festival Kontakt di Torun, la Polonia ha ricevuto cinque premi: il terzo premio, il premio come miglior regista a Oskaras Koršunovas, il premio come miglior giovane artista a Martynas Nedzinskas (Trepliov), il premio come migliore attrice a Rasa Samuolytė (Masha) e il premio della stampa.

Oskaras Koršunovas (Vilnius, 1969) si è laureato presso la Vilnius Musica con un Master in regia teatrale. Già a quel tempo il giovane regista si era distinto per il suo insolito linguaggio teatrale.

Anche se le prime esibizioni erano state create sotto l'egida della Lithuanian State Academic Drama Theatre (ora chiamato Teatro Drammatico Nazionale Lituano), sono state spesso indicate come un corpo separato, un teatro nel teatro. Critici teatrali contemporanei, intitolavano i loro articoli semplicemente: "Oskaras Koršunovas...teatro?", prevedevano l'emergere inevitabile di un nuovo teatro.

Nel 1998 fondò un teatro indipendente, chiamato Oskaras Koršunovas Theatre, in breve, OKT. Koršunovas, assistito da registi ospiti, ha costruito un repertorio solido, che comprende sia la drammaturgia contemporanea che allestimenti classici. A suo parere, il teatro contemporaneo deve riflettere l'attuale, e talvolta anche essere in anticipo sui tempi, predire il futuro e agire come un avvertimento.

L'Amleto di William Shakespeare (2008) e la lavorazione dell'opera hanno dato inizio a una nuova fase nella biografia di Oskaras Koršunovas. Il regista ha scoperto un nuovo spazio di lavoro, lo studio OKT, e ha iniziato a dedicarsi alla regia di esplorazioni di laboratorio. Durante il lavoro su Amleto, il regista e gli attori erano più interessati al processo creativo in sé, rispetto alla messa in scena. In quegli anni ha raccolto molteplici premi e riconoscimenti internazionali.

I tour in festival internazionali, spettacoli e progetti nei teatri esteri comprendono gli Stati Uniti, la Corea del Sud, l'Australia, l'Argentina, e molte regioni adiacenti. Ogni anno, appare il teatro OKT ha più di dieci rappresentazioni in diverse parti del mondo. Inivitato più volte al Festival di Avignone in Francia ove realizza diversi spettacoli tra cui Il Maestro e Margherita nel 2000 e Fireface nel 2001, nel 2002 Koršunovas riceve il prestigioso premio dell’European Theatre Union, il “Premio Europa per il Teatro per le Nuove Realtà Teatrali”. Nel 2004 riceve a Belgrado il Belgrde International Festival Grand Prix . È del 2007 la regia de La bisbetica domata per la Comédie-Française.

Il motto del regista e del suo teatro è: solo essendo "lì" possiamo stare "qui".

Inoltre, Koršunovas insegna recitazione presso il Lithuanian Music and Theatre Academy e dal 2012 con gli attori Darius Meškauskas e Nelė Savičenko organizza corsi per futuri attori.


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