Franconi invita Pirri a dimettersi da presidente

PONTEDERA — Al momento non ha prodotto grandi scossoni il passaggio dal Pd a Italia Viva dell'ex assessora e oggi presidente del consiglio comunale, Angela Pirri. Ma malumori e disappunti, questi sì, si sono manifestati, soprattutto nel Partito democratico. Ieri, al consiglio comunale, nessuno ne ha chiesto le dimissioni da presidente, come fatto capire dal circolo Pd di Fuori del Ponte. Però, se proprio non vuole dimettersi, che almeno porti Italia Viva ad un confronto con la maggioranza, per capire se il partito di Renzi fa o meno parte della compagine che guida l'amministrazione pontederese.

A chiedere un confronto è il sindaco Matteo Franconi, che per analizzare la situazione creata da Pirri parla di "ABC della politica" e giudica le sue dimissioni da presidente del consiglio comunale un passo indispensabile proprio per arrivare al confronto fra forze di maggioranza e Italia Viva.

"Ieri in consiglio comunale - questo il commento del primo cittadino - è stato affrontato il tema del passaggio di Angela Pirri ad Italia Viva e delle reazioni delle forze politiche e civiche di maggioranza. Mi sento di poter raccontare la vicenda con tutta la semplicità che la caratterizza.

L'attuale Presidente del Consiglio è stata votata per quel ruolo solo dai consiglieri che fanno parte di una coalizione dalla quale la stessa, per ragioni su cui non è nemmeno legittimo interrogarsi, è uscita aderendo ad un'altra forza politica. Uso il verbo "uscire" perché, e finché, Italia Viva non chieda di voler attivare un tavolo per costruire un percorso di allargamento dell'attuale maggioranza, tutto da costruire e da valutare tra tutti i soggetti coinvolti, ad oggi si tratta di una uscita.

Se non vogliamo arrivare a credere che la politica sia un guardaroba dove si cambiano maglie a piacimento esclusivo delle persone, e non credo nessuno di chi la fa per passione lo pensi, allora mi sembra pacifico, lineare e quasi scontato che una operazione come quella posta in essere da Angela Pirri debba esser inquadrata in un percorso altrettanto lineare.

Le forze politiche e civiche che hanno voluto che fosse lei a ricoprire quel ruolo istituzionale, le chiedono di presentarsi ad un tavolo, con la nuova e diversa maglia che ha deciso di indossare, rimettendo su quel tavolo il mandato che le era stato conferito: condizione prioritaria ed irrinunciabile per poter iniziare un percorso che, io me lo auguro, porti Italia Viva ad arricchire le forze che si sono prese l'impegno di governare la città di Pontedera con un programma chiaro e preciso.

D'altronde, come detto in più occasioni, la coalizione che si è presa l'impegno di governare la città è sempre aperta al contributo di tutte le forze politiche e civiche che volessero dare il proprio contributo per Pontedera. Se poi ed invece questo percorso non dovesse nemmeno iniziare la mozione già sottoscritta da tutti che racconta questa storia semplice approderà inevitabilmente in consiglio comunale.

Mi pare che la questione sia di una coerenza quasi scontata, un ABC minimo delle relazioni politiche che quasi sembra superfluo dover spiegare. Lo faccio, come ho detto ieri in consiglio comunale, con trasparenza serafica perché si tratta di ragioni quasi più ovvie che buone".

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