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Attualità mercoledì 05 giugno 2019 ore 07:30

Enrico Piaggio in Tv tra bene e male

Enrico Piaggio

In preparazione un film Rai su di lui, per i socialcomunisti il padrone cattivo e per i democristiani l'ingegnere ad honorem



PONTEDERA — L'ingegnere ad honorem Enrico Piaggio, fra breve raccontato nel film Rai a puntate "Enrico Piaggio. Un sogno italiano", è stato indubbiamente il protagonista principale della Pontedera industriale, prima con l'aeronautica e poi con lo scooter (e derivati) più famoso nel mondo. Ma non ha ancora una citazione toponomastica a Pontedera mentre ce l'hanno il padre Rinaldo (l'omonimo viale) e la moglie Paola (piazzetta al Villaggio)

Situazione strana e storicamente imbarazzante che la Pontedera prima socialcomunista e ora di centrosinistra non ha risolto con un'intitolazione perché Enrico Piaggio fu un padrone ferreo e un anticomunista convinto. Al punto di partecipare nell'immediato dopoguerra a un convegno segreto, tenutosi a Milano con la presenza di alcuni dei più importanti industriali italiani e finalizzato a combattere il comunismo in tutti i modi possibili. Sia dentro la fabbrica con licenziamenti, multe e divieti, sia fuori. Mentre una parte degli operai non porgeva certo l'altra guancia. 

Le strenue lotte operaie contro il padrone 'cattivo' caratterizzarono la Pontedera dei primi vent'anni dalla fine della guerra alla sua morte improvvisa - causata da un grave errore dei medici dell'ospedale di Pisa - avvenuta il 16 ottobre 1965. Quando il dottor Piaggio aveva 60 anni e avrebbe potuto guidare ancora a lungo l'azienda, entrata nell'orbita Fiat con passaggio di quote e il matrimonio di Antonella Bechi Piaggio con Umberto Agnelli. 

Fra i tanti contrasti, scioperoni e simili della Pontedera socialcomunista, e il dottor Piaggio ci fu quello del regalo che la Dc voleva fargli a nome del Comune per la sua laurea ad honorem in ingegneria concessagli dall'università di Pisa. Ne scaturì una grande bagarre con Enrico Piaggio a togliere i benefit concessi ai lavoratori e gli appalti agli autotrasportatori di Vespe e altri prodotti. La cosa andò avanti a lungo e divise la città.

La città che 54 anni dopo non ha intestato ad Enrico Piaggio né una strada nè una piazza.
Ora è in arrivo un film che la Rai presenterà a puntate (vedi l'articolo correlato). E francamente siamo in curiosa attesa di come la produzione "tratterà" il protagonista, "padre della Vespa" assieme a Corradino D'Ascanio.

Mario Mannucci
© Riproduzione riservata


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