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Attualità martedì 30 ottobre 2018 ore 18:09

Si avvicina il IV novembre dell'alluvione

Il fiume Era oggi

Nonostante il maltempo per ora nessun problema: l'Era è bassissima e l'Arno si è alzato poco. Ma la cassa d'esondazione ancora non c'è



PONTEDERA — Quando a Pontedera si avvicina il IV novembre e per di più piove, come è successo negli ultimi due giorni, torna nella mente dei non più giovani l'alluvione del '66. E se è possibile si va a dare un'occhiata all'Arno e sopratutto all'Era dal ponte Napoleonico o dagli argini a ridosso della città. 

Ma i temporali di questi giorni hanno soltanto smosso l'Arno alzandolo di mezzo metro mentre l'Era è rimasta bassa e costeggiata (vedi la foto scattata dalla passerella scolastica) da argini ancora verdissimi e belli, come erano in ottobre, settembre e nell'estate.

Visto che sono passati 52 anni, ricordiamo ai più giovani che Pontedera fu alluvionata dall'Era e non dall'Arno, che forse ci avrebbe pensato... lui a inondare la città se non ci avesse pensato prima il suo ultimo affluente. Nel '66 non era ancora pronto lo Scolmatore a proposito del quale c'è una buona notizia: dopo il secondo taglio della vegetazione effettuato una ventina di giorni fa perché il caldo fine estate l'aveva fatta ricrescere, è stata attuata anche una manutenzione straordinaria alle 4 cateratte che si aprono da sé quando l'Arno, mediamente con fondale di 2 metri nel tratto pontederese, arriva a 16 metri. Quasi in cima alle spallette che proteggono la circonvallazione e la città. 

Perché l'Era cresca e diventi pericolosa o quantomeno paurosa bisogna che piova parecchio e soprattutto nell'alta Valdera e nel volterrano, cosa che finora non è successa. Inoltre sono state realizzate alcune casse di esondazione meno quella, da tempo annunciata e finanziata, con espropri dei terreni effettuati, in Valdicava, fra Ponsacco e il Romito, che più di ogni altro intervento dovrebbe difendere Pontedera. 

Per quest'anno, insomma, niente cassa di esondazione alle spalle della città. Con la speranza che non piova troppo nel volterrano.

Mario Mannucci
© Riproduzione riservata


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