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Politica sabato 05 ottobre 2019 ore 13:00

"Ponsacco no-slot", mozione della Lega

Vi ha lavorato tutto il Carroccio ponsacchino e sarà presentata al prossimo consiglio comunale, a firma del consigliere Alessandro Ghelli



PONSACCO — La Lega porterà al prossimo consiglio comunale una mozione denominata "Ponsacco no-slot", pensata per ridurre il numero delle slot nelle attività commerciali del territorio.

Con la mozione, opera di tutto il gruppo politico e presentata dal consigliere Alessandro Ghelli, si propone l'introduzione di "agevolazioni fiscali, tributarie o di altro genere a quegli esercizi pubblici che non hanno al loro interno slot machines che si impegnano a non metterne in futuro". Altre misure proposte dal Carroccio: l’attivazione di uno sportello dedicato all’ascolto dei problemi legati alla ludopatia (di concerto con le autorità sanitarie locali), la promozione di campagne di sensibilizzazione per il contrasto alla dipendenza patologica da gioco in qualsiasi sua forma, coinvolgendo le scuole del territorio e le realtà associative del comune, nonché la previsione, compatibilmente con le norme vigenti, del marchio “Ponsacco No Slot” quale simbolo per veicolare la campagna.

"Ci siamo determinati nel mettere a punto e presentare in consiglio questa mozione - hanno spiegato dalla Lega ponsacchina - dal fatto che le slot machines sono ormai sempre più diffuse nei bar, nelle tabaccherie, in alcuni circoli ricreativi e in esercizi commerciali che hanno come attività principale la somministrazione di cibi e bevande e/o attività e finalità associative, luoghi in cui non è vietato l’accesso ai minori e dove è difficile far rispettare i divieti che la legge prevede in materia (spesso l’esercente è unico e non è in grado di controllare chi gioca); vista dall’altra parte, benché lo Stato tragga ingenti ricavi da questo settore, i costi diretti (pensiamo alle cure mediche, ed a quelle specialistiche contro la dipendenza…) ed indiretti (perdita di performance lavorativa, perdita di reddito…), annullano spesso la portata di tale gettito, senza contare i costi per la qualità della vita (problemi che ricadono sulle famiglie, violenze domestiche e non, aumenti di depressioni gravi, ansia, bassa resistenza ad altri tipi di dipendenze, ossessione per il gioco)".

"Ecco allora che abbiamo pensato di proporre una serie di misure dirette a disincentivare l’utilizzo e l’installazione di slot machines nelle attività commerciali c.d. “comuni” - concludono dalla Lega - senza però contravvenire alle leggi statali sul gioco d’azzardo, dobbiamo infatti ricordare che nel nostro paese il gioco è regolamentato ed un Comune non può adottare atti tesi limitarlo o abrogarlo senza incorrere nella sanzione dell’annullamento".


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