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Attualità giovedì 27 settembre 2018 ore 14:43

"Incendio, lavoriamo per il ripristino ambientale"

E' il messaggio lanciato dal governatore Enrico Rossi al termine del volo di ricognizione effettuato sui monti pisani devastati dal rogo



CALCI — "Dopo una grande capacità di intervento da parte della Protezione civile, adesso si tratta di mettersi al lavoro per ripristinare i danni di quello che è stato un vero e proprio disastro ambientale". Questo in sintesi il senso delle parole del presidente Enrico Rossi stamani, al termine del volo di ricognizione su Calci e su tutto il territorio su cui si è esteso l'incendio che alle 22 di lunedì 24 settembre ha preso a infuriare sul monte Serra e l'intero Monte Pisano, provocando l'evacuazione di oltre 700 persone.

Al terzo giorno di attività incessanti, Rossi ha voluto sottolineare "la grande capacità di intervento da parte della Protezione civile regionale e l'altissima efficienza dimostrata dalle squadre regionali. Tutte le operazioni di spegnimento sono state dirette dall'organizzazione regionale AIB come disposto dalla legge 353 del 2000 che ci attribuisce in ogni circostanza in materia di antincendio boschivo la previsione, la prevenzione e lotta attiva degli incendi".

"La titolarità è della Regione ed è stata esercitata bene - ha aggiunto il governatore della Toscana -. I sindaci e tutti gli altri soggetti, i militari, i Vigili del Fuoco, la Protezione civile regionale e nazionale, i forestali, i volontari, in tutte le fasi dell'intervento, hanno operato con grande competenza ed energia contribuendo all'efficienza generale e al risultato ottenuto. Ottimo il lavoro soprattutto per quelle 12 ore prima dell'arrivo dei mezzi, perché si è riusciti in qualche modo a contenere l'estendersi delle fiamme lavorando bene con una preparazione d'eccellenza. All'arrivo dei mezzi poi, hanno diretto i voli come una tecnica magistrale. Adesso si passa alla fase successiva. I danni sono enormi, è un disastro ambientale e bisogna lavorare pesantemente".

Il presidente ha quindi ricordato che con i sindaci si è discussa la richiesta dei danni da presentare al Governo e per i privati è già stata aperta la possibilità di richiedere i danno tramite lo stato di calamità naturale. Martedì ci sarà una riunione per gli interventi di salvaguardia così da impedire che si verifichino dilavamenti, frane, allagamenti dovuti al terreno diventato impermeabile.

"Dobbiamo intervenire massicciamente prima della stagione delle piogge e poi il bosco ricrescerà, faremo una manutenzione attenta, interventi selettivi con una pianificazione di qui ai prossimi dieci anni. Bisogna pronunciare le stesse parole che ha detto un'anziana signora sistemata in un centro di ricovero per l'emergenza – ha concluso Rossi - , che siccome per fortuna non siamo morti, a tutto il resto si rimedia".




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