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Politica lunedì 29 aprile 2013 ore 19:15
Nuovi fondi dalla Regione per disabili e anziani
Tra i vari progetti finanziati anche "Vita Indipendente" largamente utilizzato in Valdera
VALDERA - Mentre il governo nazionale ha azzerato i fondi per la non autosufficienza, la Regione Toscana ha appena destinato 82 milioni di euro a interventi per le persone anziane e disabili e per le loro famiglie. Fondi che arriveranno anche in Valdera, dove comunque l'impegno del presidente dell'Unione dei Comuni Simone Millozzi, come vertice politico della Società della salute sta già Attuando iniziative come Vita Indipendente per garantire un'esistenza decorosa e dignitosa ai diversamente abili e agli anziani. I provvedimenti adottati in regione sono due. Il primo prevede uno stanziamento di 75 milioni di euro così ripartiti: 46 milioni per estendere l’assistenza domiciliare agli ultra sessantacinquenni, 4 milioni per interventi riservati alle persone non autosufficienti che hanno meno di 65 anni e altri 25 per risolvere il problema delle liste di attesa nelle residenze assistite attraverso il finanziamento di 1305 quote sanitarie aggiuntive che così non devono essere più’ anticipate dalle famiglie.
VALDERA - Mentre il governo nazionale ha azzerato i fondi per la non autosufficienza, la Regione Toscana ha appena destinato 82 milioni di euro a interventi per le persone anziane e disabili e per le loro famiglie. Fondi che arriveranno anche in Valdera, dove comunque l'impegno del presidente dell'Unione dei Comuni Simone Millozzi, come vertice politico della Società della salute sta già Attuando iniziative come Vita Indipendente per garantire un'esistenza decorosa e dignitosa ai diversamente abili e agli anziani. I provvedimenti adottati in regione sono due. Il primo prevede uno stanziamento di 75 milioni di euro così ripartiti: 46 milioni per estendere l’assistenza domiciliare agli ultra sessantacinquenni, 4 milioni per interventi riservati alle persone non autosufficienti che hanno meno di 65 anni e altri 25 per risolvere il problema delle liste di attesa nelle residenze assistite attraverso il finanziamento di 1305 quote sanitarie aggiuntive che così non devono essere più’ anticipate dalle famiglie.
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