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Attualità domenica 01 febbraio 2015 ore 19:00

Nomine, redditi e privacy: la Lista civica attacca

"Il regolamento del Comune prevede fin dal 1999 la pubblicazione della situazione patrimoniale dei rappresentati pubblici: perché non viene fatto?"



PONTEDERA — È polemica tra la Lista civica indipendente e l’amministrazione comunale. Tema della discussione: il regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni e la risposta che la giunta ha fornito a un’interrogazione scritta della stessa Lci.

Tale regolamento – sottolinea Alessandro Puccinelli, esponente di Lci – prevedeva “che i rappresentanti del Comune dovessero annualmente depositare la propria situazione reddituale e patrimoniale, oltre che la partecipazione ad associazioni e organizzazioni”.

Il nodo è – secondo Puccinelli – che “dal 1999 nessuno dei nominati ha mai depositato la relativa documentazione, né la stessa è mai stata richiesta dagli uffici. Qual è il senso di darsi un regolamento quando il Comune è il primo a disattenderlo? L’amministrazione risponde all’interrogazione adducendo problemi di privacy, un argomento buono a essere tirato in causa all’occorrenza, ma non sempre a proposito. Quando si risponde che la legge dispone la diffusione di dati personali se prevista da apposita norma di legge o di regolamento ci domandiamo: ma i regolamenti comunali sopra citati allora cosa sono, carta straccia?”

E ancora. “Noi, e anche gli esperti legali interpellati, non rileviamo alcuna lesione della riservatezza degli interessati, dato che la pubblicazione avviene solo per chi accetta l’incarico da parte del sindaco, lo fa liberamente dopo essersi proposto e sapendo di dover sottostare ad un regolamento ben chiaro, che prevede determinati obblighi tra cui la pubblicazione dei dati personali. Chi ha le sue ragioni per non vedere pubblicata la propria situazione reddituale e patrimoniale, può semplicemente evitare di candidarsi o dare le dimissioni. Va da se che, nel caso il regolamento fosse stato in contrasto con la legislazione, ci chiediamo chi lo abbia redatto non solo nel 1999, ma abbia anche ribadito l’obbligo nell’ultima formulazione del 2014, facendolo ufficialmente approvare dal consiglio comunale”.

“Il regolamento è chiarissimo e va rispettato – conclude la nota della Lista civica indipendente –. I documenti devono essere pubblicati in ossequio alla legge, regolamenti comunali inclusi. Ci aspettiamo anche su questo punto un serio atteggiamento da parte dell’amministrazione e del sindaco Millozzi, che di recente ha anche votato all’unanimità con il consiglio comunale una mozione per l’adozione della Carta di Pisa sui principi etici della politica. Anzi, siamo appunto in attesa di vedere effettivamente sottoscritta tale Carta e, magari, vedere ribaditi i principi di trasparenza dei regolamenti, non certo di vedere cassati gli articoli che li prevedono”.


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