Attualità sabato 29 novembre 2014 ore 16:15
Martino Mancini, il grande fotografo dei paesaggi
Un successo dietro l'altro per l'artista cascianese. Dal trofeo "Don Chisciotte" di Collesalvetti al concorso internazionale "Città di Cernobbio"
CASCIANA TERME LARI — Martino Mancini è nato a Casciana Alta, allora nel territorio comunale di Lari, nel 1945, e si è trasferito nel Comune di Collesalvetti nel 1978.
Non c’è da meravigliarsi se uno dopo l’altro, senza interruzione, premi ambitissimi dal mondo dei fotografi vengono assegnati a Mancini, fotografo sempre e solo per passione sin dalla più giovane età.
Leggendo il suo curriculum si scopre che è con una foto in bianco e nero, nel 1981, che ha vinto il suo primo premio, al trofeo “Don Chisciotte” di Collesalvetti.
Timido inizio, ma da allora e fino a oggi, non si contano più premi e riconoscimenti raccolti e pubblicazioni che si sono interessate a lui, e non solo in Italia.
Se si osservano le sue opere, tecnicamente perfette e molto originali, si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un protagonista delle cose, del contesto e della storia; sono scatti che trasmettono un'immediata emozione, come ogni opera d’arte che si rispetti.
L’ultimo premio, in ordine di tempo, gli è stato consegnato domenica 16 novembre personalmente dalla moglie del prefetto di Como, Sante Frantellizzi, a Cernobbio, nella Sala Regina di villa d’Este alla presenza delle massime autorità cittadine.
Due splendide foto di paesaggio (il genere preferito da Martino) e il riconoscimento di “miglior autore di paesaggio” tra ben più di 1500 opere di autori italiani e svizzeri, in gara al 36° concorso italo-svizzero “Città di Cernobbio”.
E’ un artista che non ha conosciuto pause, che ha vissuto immortalando tanti attimi di vita per goderne le emozioni insieme a tutti, che ha continuato a coltivare la sua passione senza incertezze, raffinandola sempre di più fino a raggiungere i gradini più alti nel suo genere.
Martino ha fatto mostre, corsi di fotografia al Club di Collesalvetti, e ha scritto e pubblicato un libro fotografico insieme al dottor Lido Pacciardi, in cui si raccontano oltre 120 anni di storia di Collesalvetti e il suo territorio, dal titolo" Lungo il sentiero della memoria".
I complimenti si potrebbero sprecare nel raccontare il personaggio, le sue opere e tutti i premi che gli sono stati riconosciuti, ma basta riconoscergli il merito più grande per un artista, e cioè quello di aver mantenuto “pura” la sua passione.
Marcella Bitozzi
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