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Attualità lunedì 20 luglio 2015 ore 13:15

"Mai detto che differenziare sarebbe costato meno"

Paolo Marconcini

Il presidente Geofor Marconcini replica a Casati: "I disservizi ci sono, ma sono più evidenti i cattivi comportamenti di alcuni cittadini"



PONTEDERA — "Mai detto che differenziare sarebbe costato meno, semmai personalmente ho sempre detto il contrario. Quando, ai tempi del Casati, si buttava tutto in discarica e si differenziava poco o niente, si spendeva meno. È come dire che una scuola a tempo pieno costa di meno di una scuola ad orario normale. Se si assumono più persone si dovrà spendere di più: questo un sindacalista esperto come il Casati lo sa bene". Replica così il presidente Geofor Paolo Marconcini alla polemica sollevata dall'ex sindacalista Uilm e ora dei pensionati Marcello Casati, che lo aveva attaccato sul servizio di raccolta differenziata, in particolare su Igenio e sugli aumenti della tassa sui rifiuti.

"Mi piacerebbe che una volta tanto si mettessero, una accanto all'altra, le bollette che riceviamo - dice Marconcini in una nota stampa -. Noteremo che la più cara, di gran lunga, è quella del gas, poi viene quella della luce e anche il costo dei cellulari di una famiglia media è consistente. Al penultimo o ultimo posto vengono la tariffa dell'acqua e/o la tassa comunale dei rifiuti. Dipende da quanta acqua consumiamo. La Tari ripartisce il costo totale della raccolta, dello smaltimento e dello spazzamento dei rifiuti sugli utenti domestici, in base ai metri quadri e ai componenti del nucleo familiare e sugli utenti non domestici, solo in base ai metri quadri. Quando inseriremo il sistema a pesatura puntuale - annuncia il presidente Geofor - supereremo questo sistema e non pagheremo di più o di meno, pagheremo in maniera più giusta".

Secondo Marconcini "se la raccolta differenziata è ben fatta e diminuiscono la quantità pro capite e l'indifferenziato, allora diminuiranno i costi di trattamento dei rifiuti. Oggi proprio il rifiuto indifferenziato, per effetto delle leggi di tutela ambientale, costa sempre di più. Si può dire infatti che, se non si fossero introdotti sistemi avanzati di raccolta quali il porta a porta o Igenio, l'aumento della tassa sarebbe stato ancora più consistente. Quindi differenziare, oltre che essere un presupposto ambientale, non riduce, però contiene i costi".

E poi aggiunge: "I disservizi ci sono, ma a me sembrano più evidenti i cattivi comportamenti di una minoranza di cittadini che non vanno compatiti o blanditi per raccogliere il loro consenso".

In merito alle tasse, il presidente Marconcini continua: "Geofor è una delle aziende migliori dell'Ato Costa e della Toscana e le tariffe praticate sono mediamente più basse di quelle praticate nell'Ato. È vero che le tariffe regionali sono mediamente più alte della media delle regioni del Nord, ma se ne potrebbero analizzare le cause".

Per quanto riguarda i casi di Santa Maria a Monte a Ponsacco citati dallo stesso Casati, Marconcini replica: "Quanto a Santa Maria a Monte o a Ponsacco vorrei ricordare al polemico Casati che tutti e due i Comuni sono serviti da Geofor e insieme abbiamo deciso alcune soluzioni i cui effetti nel tempo sono da verificare".

E infine, espone qualche numero dell'azienda di Gello: "La percentuale di raccolta differenziata del bacino dei 24 Comuni serviti da Geofor, per 380 mila cittadini circa, è cresciuta fino a raggiungere nell'anno in corso il 58% e crescerà ancora. La raccolta domiciliare si pratica in 18 Comuni per circa 300 mila cittadini. Siamo più di otto punti oltre la media regionale e oltre dieci punti più della media nazionale di RD. Abbiamo diversi Comuni tra il 70 e l'80 %, alcuni insigniti, anche per questo, dell'attestato di "Comune Riciclone" da Lega Ambiente.

I nostri bilanci - ha continuato Marconcini - si sono sempre chiusi in questi anni con attivi al netto delle imposte. Solo un anno abbiamo ripartito gli utili tra i soci pubblici e privati e soltanto nella misura del 50%: li abbiamo sempre accantonati per la realizzazione del nuovo impianto dell'organico che ora, arrivata finalmente la decisione dei Comuni, costruiremo. E sarà il primo impianto anaerobico della Toscana.

Molto si può e si deve migliorare e le critiche giuste ci aiutano a crescere - ha concluso il presidente -, ma quando un'azienda ha questi risultati francamente non dovrebbe certo rimuovere i propri dirigenti. Semmai il contrario: dovremmo farne un elemento di riferimento, di salvaguardia e valorizzazione delle professionalità espresse dal nostro territorio in vista del difficile processo della costruzione del gestore unico dei rifiuti di tutto l'Ato Costa e della Toscana". 


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