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Lavoro domenica 24 novembre 2013 ore 17:12

Lari e Tognocchi puntano sull'albergo diffuso

Lavoro, tutela e promozione del territorio, sviluppo economico sono le potenzialità del modello ricettivo



BUTI — Una due giorni dedicata al territorio e alle sue capacità ricettive, ma anche al futuro del settore turistico e alle tradizioni locali a partire dagli aspetti gastronomici e culturali, attraverso una fitta serie di eventi che si sono protratti fino alla sera di domenica 24 novembre. Sono questi gli ingredienti della manifestazione di due giorni, organizzata dal Comune di Buti e dal centro commerciale naturale l'Aquila che si è svolta nel fine settimana chiamata I Tesori di Buti. Al centro, un dibattito su un nuovo concetto di struttura ricettiva, l'albergo diffuso, un'idea di turismo sostenibile, promosso anche dalla regione Toscana grazie all'interessamento del consigliere regionale Pier Paolo Tognocchi che insieme al sindaco del borgo abbarbicato alle pendici del monte Serra, Alessio Lari ha presentato anche al consiglio regionale questo nuovo modello di offerta ricettiva che si basa sull'ottimizzazione delle strutture di accoglienza esistenti e sul recupero di edifici senza la costruzione di nuovi. La manifestazione si è aperta con un incontro incentrato sull'albergo diffuso e la sua sostenibilità e applicabilità sul territorio. Tra i relatori, al teatro Di Bartolo, c'erano il primo cittadino di Lari e il consigliere regionale Tognocchi, che anche in passato ha dimostrato particolare sensibilità ai progetti di sviluppo nati tra la Valdera e il Valdarno pisano. “L’albergo diffuso – ha spiegato Tognocchi – è una struttura ricettiva a gestione unitaria situata in un centro storico o in un borgo rurale caratterizzata dalla centralizzazione in un unico stabile principale adibito a ufficio ricevimento e accoglienza e dei servizi di uso comune e dalla dislocazione di camere e alloggi in due o più edifici separati, vicini tra loro. L’interessamento e la proposta dell’amministrazione comunale di Buti – ha continuato il consigliere regionale – è un ottimo segnale per il futuro di questa forma di turismo centrato su un rapporto vero con il territorio e sul coinvolgimento di un’intera comunità accogliente”. La proposta infatti va a rispondere alla necessità di sviluppare indotti turistici a partire dall'esistente, ovvero senza bisogno di investimenti troppo costosi e soprattutto senza la necessità di andare a realizzare nuove strutture, che alle volte possono essere onerose per la parte imprenditoriale sia pubblica che privata e impattanti per il territorio. “Per noi questa idea si può leggere da più punti di vista”, ha detto il sindaco di Buti Alessio Lari. “Il primo obiettivo è dare impulso all'economia locale per creare nuove leve economiche per il territorio. Dall'altro serve per promuovere il Paese con tutte le sue attività per offrire pacchetti turistici sostenibili. Inoltre - ha continuato il primo cittadino di Buti – vorremo che questo modello potesse essere l'occasione per qualche giovane in cerca di lavoro per farsi venire qualche idea. Infine, altro aspetto molto importante, l'albergo diffuso può essere un modello di governance del territorio e un modello di ricerca per creare sinergie locali e trarne un vantaggio complessivo per tutti gli abitanti e per tutto il territorio”. Un modello che nel resto dell'Europa occidentale è già stato sviluppato e collaudato dando buoni risultati. Da un lato permette di mettere a stretto contatto i visitatori con il territorio dove alloggiano creando un indotto economico locale e dall'altro consente anche una piena fruizione delle tradizioni e delle risorse turistiche che un territorio riesce a esprimere. Una soluzione che per realtà come quella della Valdera o del Valdarno, ricche di tradizioni enogastronomiche, culturali, con un territorio da tutelare, ma escluso dai tradizionali canali di flusso turistico, può rappresentare una risorsa. L'ipotesi dell'albergo diffuso in qualche modo rappresenta anche una risposta al turismo globalizzante e abbastanza omologato, che fino ad oggi è stato sviluppato in Toscana. L'albergo diffuso infatti si presta ad essere sviluppato proprio nei piccoli centri abituati a raccogliere le briciole del turismo di massa e sviluppare il modello ricettivo sull'asse Firenze Pisa potrebbe essere una scelta strategica. Nell'iniziativa il sindaco di Buti, Lari ha cercato di coinvolgere anche le scuole, proprio per cominciare dal basso a inserire nella mentalità dei giovani questo modello, che in Italia potrebbe rappresentare una risorsa. Non a caso forse arriva in un momento in cui le scuole professionali per il turismo e i servizi ricettivi (istituti alberghieri e turistici) stanno registrando un boom di iscrizioni sia sul territorio, ma anche a livello nazionale. Al dibattito sull'albergo diffuso hanno partecipato oltre ai due promotori del nuovo modello ricettivo Lari e Tognocchi, anche esperti del settore e docenti universitari e si è cercato di sviscerare la sostenibilità di questo modello, sia dal punto di vista economico che territoriale e urbanistico. La due giorni dei Tesori di Buti poi è continuata con varie iniziative culturali ed enogastronomie nel paese.


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