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Cronaca martedì 25 febbraio 2014 ore 17:13

Differenziata: Ponsacco, Vicopisano e Calcinaia tra i comuni più virtuosi

Ora Geofor punta sul riciclo, specie dell'organico, che rappresenta il 30 per cento del materiale raccolto



PONTEDERA — Ponsacco ha superato il 78 per cento e Vicopisano il 73. Sono tra i sette comuni serviti da Geofor che nel 2013 hanno differenziato più del 70 per cento dei rifiuti prodotti.
Peggio di Castelfranco di Sotto, che ha differenziato quasi l'80 per cento.
Tra i comuni più virtuosi ci sono anche Calcinaia, Santa Croce sull’Arno e Vecchiano, tutti sopra al 70 per cento. 

Non in tutti i comuni i cittadini sono stati tanto virtuosi (Fauglia non ha raggiunto il 27 per cento, Buti e Montopoli sono attorno al 33), ma molto si è fatto, visto che il 2013 si è chiuso attestando al 51,16 per cento la raccolta differenziata media dell’intero bacino dei 25 comuni serviti da Geofor, 8 hanno superato l’obiettivo di legge del 65%.

Il calcolo dei dati è fatto al netto degli “inerti” e della percentuale aggiuntiva che conferirà l’Agenzia regionale recupero risorse per inerti e biocomposter, che porterà la media di bacino oltre il 52 per cento.
"Siamo soddisfatti di quanto ottenuto in questo 2013 – ha detto il presidente di Geofor Paolo Marconcini–. Non bisogna dimenticare che altri Comuni, come Cascina, sono passati al porta a porta integrale nel corso dell’anno. Annualmente (considerando cioè anche periodi in cui avevano ancora i cassonetti), aCascina si è ottenuto un 50,25 per cento di differenziazione, ma se si osserva il solo parziale del mese di dicembre, quando i cassonetti sono stati tolti completamente, la percentuale si è attestata al 67,48. È probabile che un apporto così considerevole aiuterà a migliorare ulteriormente le percentuali ottenute".
Con una sfida che può dirsi vinta, altre se ne prospettano: obiettivo di Geofor è abbassare la produzione di rifiuti pro capite e chiudere i cicli, perché non basta differenziare, ma occorre riciclare. L'obiettivo regionale prevede di portare la raccolta differenziata al 70 per cento entro il 2020, con il 60 per cento di riciclo. Per questo bisogna arrivare a servire l'80 per cento della popolazione.

"Dal punto di vista della produzione media del rifiuto pro capite del bacino servito - prosegue Marconcini - siamo passati dai 582,62 chili del 2012 ai 566,41 del 2013, con una diminuzione di circa 16 chili a testa".
Con una diminuzione più forte dove è praticato il porta a porta su tutto il territorio comunale. "Il nostro bacino conta 361.887 abitanti e 195.390 di questi sono serviti dal porta a porta – ha sottolineato l’amministratore delegato di Geofor Fabrizio Catarsi – Possiamo perciò dire che oltre la metà della popolazione servita, ha adottato il sistema di raccolta domiciliare, raggiungendo il 53,99 per cento di cittadini. Tra questi Comuni, i più serviti dal Porta a porta, sono Cascina (43.961 abitanti) e San Giuliano Terme (31.066 abitanti), che hanno esteso a tutto il territorio questa modalità di raccolta".
Un aiuto alla diminuzione dei rifiuti lo danno, per esempio, i fontanelli, o i dispenser di detergenti, che riducono la plastica in circolazione. Qualcosa ha fatto pure la crisi, soprattutto su legno, carta e cartone. Dai dati in possesso di Geofor, per esempio, sono diminuiti i grandi acquisti, come quelli delle tv, ma anche solo del quotidiano tutte le mattine, con una produzione inferiore di carta e cartone. La crisi della produzione del mobile, poi, ha portato ha una flessione della richiesta di legno di recupero: "quello che ritiriamo - spiega Catarsi -, circa 5mila tonnellate l'anno, lo dobbiamo conferire in impianti appositi. In sostanza, se prima della crisi ce lo pagavano, ora dobbiamo pagare noi per smaltire".
Ma una grossa mano la darebbe una maggior attenzione negli imballi da parte dei produttori. Se su questo Geofor non può fare molto (oltre che fornire consigli utili), può fare qualcosa sul riciclaggio dell'organico: il prossimo 27 febbraio l'assemblea dei soci dovrà decidere se procedere con il nuovo impianto, visto che quello vecchio deve andare a chiusura. L'organico, attualmente, rappresenta il 30 per cento del materiale raccolto e riciclarlo a "Km 0" significherebbe risparmiare in costi, ma anche in inquinamento, visto che i rifiuti non dovrebbero essere trasportati da un posto all'altro su gomma


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