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Politica mercoledì 14 febbraio 2018 ore 13:57

Tarrini contrario alle fusioni

Giacomo Tarrini, sindaco di Chianni
Giacomo Tarrini, sindaco di Chianni

Ha commentato la proposta del collega Macelloni: "La fusione porterebbe una carenza di attenzioni verso i centri più piccoli". L'appello ai politici



CHIANNI — Il sindaco di Chianni, Giacomo Tarrini, ha commentato la proposta del sindaco Renzo Macelloni riguardo alla fusione dei Comuni. Il primo cittadino pecciolese auspica delle fusioni per fare economia di scala e rilanciare i piccoli centri.

Tarrini, in un lungo intervento si è detto contrario alla fusione, principalmente perché "porterebbe inevitabilmente ud una carenza di attenzioni verso i centri più piccoli".

"Comprendo e condivido prima di tutto - ha esordito Tarrini - la preoccupazione del collega sulle difficoltà ad amministrare enti di dimensioni ridotte come i nostri comuni. Nel caso di Chianni è ancora più preoccupante poiché si tratta di un comune più piccolo e con pochissime risorse in entrata; sono d’accordo sul fatto che su questo tema dobbiamo concentrare tutte le nostre attenzioni. Dal mio punto di vista sono convinto che si debba sensibilizzare il Governo invitandolo a politiche diverse".

"Tuttavia conosco bene le esigenze dei nostri territori e per questo, già da anni, io stesso insieme al gruppo che rappresento, ho aderito a manifestazioni di dissenso su di una politica, a mio avviso sbagliata, che vorrebbe a tutti i costi accentrare le amministrazioni attraverso il meccanismo della fusione dei comuni".

Tarrini poi si guarda alle spalle e ripercorre il percorso che ha fatto uscire il suo Comune e Terricciola, Peccioli e Lajatico dall'Unione Valdera. Un passaggio tutt'altro che silenzioso: "Dal 1 luglio 2016 quattro comuni del “Parco alta Valdera” hanno dato origine all’omonima Unione (e non Fusione) con lo spirito chiaro di unire i servizi migliorandoli, razionalizzare i costi attraverso economie di scala, unire competenze e condividere progetti di area puntando ad uno sviluppo che vedesse i nostri territori fare da collegamento tra la piana pisana che da Pisa/Pontedera portasse a Volterra. E’ su questo che dobbiamo continuare a lavorare seriamente".

Secondo Tarrini "un eventuale progetto di fusione deve passare prima di tutto da un programma elettorale e subito dopo dal referendum, ritengo, rafforzato anche da oltre otto anni di presenza in consiglio comunale, che l’identità dei nostri paesi debba essere valorizzata e non rischiare di indebolirla. Siamo convinti che una fusione porterebbe inevitabilmente ud una carenza di attenzioni verso i centri più piccoli anche da parte dei cittadini stessi in termini di attivismo su vari fronti. Ho ben presente la fatica e la costanza che richiede il lavoro da parte degli amministratori per tenere attivo l’interesse alla partecipazione, il coinvolgimento di nuove forze; è fondamentale il riferimento che ciascun cittadino ha nei confronti del sindaco, dell’assessore, del consigliere per riportare, in ogni momento, dal più piccolo al più importante dei problemi. È indispensabile essere presenti: tutto questo, secondo noi, con la fusione, sarebbe sicuramente compromesso".

Dopo aver espresso la sua contrarietà Tarrini ha aggiunto: "Sono convinto la strada da percorrere sia un’altra, quella di una politica diversa a riguardo, una politica che cerchi di sostenere quei luoghi che nella maggior parte dei casi sono “contenitori” di storia, che costituiscono una rete capillare che copre tutta l’Italia e su cui poggia tutta la nostra storia. L’attuale governo ha varato una legge, cosiddetta Salva borghi (L.158 10/2017), che inizia a dare segni positivi in questo senso; è molto poco per il momento ma lo scopo è quello giusto: secondo noi su questo il governo centrale dovrà continuare a lavorare".

"Il 4 marzo 2018 ci saranno le elezioni politiche e questa potrà essere un’occasione per conoscere cosa ne pensano coloro che si candideranno in rappresentanza dei nostri territori: il nostro gruppo, Uniti per Chianni, come noto, non si è mai schierato proprio perché l’ obiettivo primario prescinde da qualsiasi appartenenza politica ed è sempre stato solo ed esclusivamente il bene e la valorizzazione del nostro piccolo Borgo, là dove abbiamo scelto di vivere , là dove si crescono i nostri figlioli e dove vorremmo farli restare".

"A questo scopo sarebbe un vero piacere avere a Chianni tutti i candidati alle elezioni politiche di tutti gli schieramenti a presidiare incontri con la cittadinanza. Questo consentirebbe di discutere insieme a loro in merito alla visione di territorio, come intenderanno rappresentarci al Governo; potrà essere un’occasione di confronto in un contesto politico che, mai come ora, risulta parecchio complicato. Magari questo ci potrebbe aiutare a scegliere anche conoscendo più a fondo idee anche su temi che più ci riguardano da vicino. Da qui l’appello e il nostro invito a tutti i canditati di tutte le forze politiche a venire ad incontrare la popolazione di Chianni così da presentare il loro programma; particolare attenzione alle tematiche del territorio sarà l’elemento che più ci interessa".


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