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Cronaca mercoledì 19 agosto 2020 ore 16:30

Ponti lesionati, Sp 48 a senso unico alternato

Sopralluogo dei tecnici della Provincia ai ponti della Sp48

La misura precauzionale è stata disposta dalla provincia a seguito di un sopralluogo, al Km 12 della Strada provinciale 48 del Montevaso



CHIANNI — Preoccupanti crepe sulla sede stradale e sugli archi sottostanti, realizzati in mattoni, hanno spinto la Provincia di Pisa a disporre il senso unico alternato lungo la Sp 48 del Montevaso, in corrispondenza dei due ponti che si trovano al Km 12, all'altezza delle cascate del Ghiaccione, a sud di Chianni. Si tratta di un'arteria scarsamente trafficata - collega Chianni a Castellina Marittima - ma è pur sempre una provinciale.

"L’intradosso della volta è affetto da un importante quadro fessurativo che potrebbe compromettere la statica, totale o parziale, dell’opera - si legge, in riferimento ad uno dei due ponti, nella relazione tecnica a seguito del sopralluogo effettuato -. La volta presenta infatti ampie fessure sia longitudinali che diagonali concentrate principalmente in corrispondenza della sezione di monte e di valle ma che stanno causando anche l’allentamento degli elementi in laterizio presenti nella parte centrale della volta".

Su indicazione dei tecnici, oltre al senso unico alternato la Provincia a disposto la limitazione di portata a 7,5 tonnellate e un limite di velocità di 20 km/h. In più, con la relazione tecnica si chiede di "limitare la possibilità di accedere all’intradosso del ponte con idonea cartellonistica e creare un percorso dedicato da bordo strada per l’accesso alle cascate del Ghiaccione”. L'ordinanza della Provincia di Pisa è scattata il 7 agosto.

"Dal sopralluogo effettuato - hanno spiegato i tecnici nelle conclusioni della loro relazione - è emerso un importante degrado degli elementi costituenti le opere d’arte in oggetto con particolare riferimento al ponte situato al km 12+200. Da un successivo confronto, i dissesti rilevati confermano quanto già segnalato nella scheda di valutazione speditiva fornita dall’Università di Pisa per il ponte al km 12+200. Il confronto tuttavia non consente di valutare un’eventuale evoluzione dei dissesti per l’assenza di rilievi e misurazioni di dettaglio. Da tenere in considerazione che la classe di attenzione per il rischio strutturale e fondazionale “media” risultante dalla scheda deriva dallo scarso traffico veicolare che interessa l’opera d’arte; se
si esclude la componente traffico (classe di esposizione), la classe di pericolosità e la classe di vulnerabilità risultano “medio-alta”. Ad aggravare la situazione del ponte al km 12+200 è l’accesso che l’opera fornisce alla vicine “cascate del Ghiaccione” raggiungibili a piedi risalendo il torrente. Tale circostanza espone i possibili utenti al rischio di caduta del materiale dall’alto viste le precarie condizioni di equilibrio di alcuni elementi presenti in quota".

Quindi raccomandano anche che, in attesa delle risorse necessarie per studi approfonditi e manutenzioni indispensabili, "la valutazione della sicurezza, oltre a riferirsi strettamente alle opere d’arte di attraversamento (volte in muratura) dovrà studiare la situazione della struttura nella sua globalità e all’interno del contesto nel quale le opere sono inserite. Lo studio dovrà dunque comprendere i muri andatori e il sistema di deflusso delle acque superficiali e profonde".



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