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Politica martedì 17 dicembre 2019 ore 15:21

Discarica La Grillaia, Comune invoca ascolto

La dicarica in località La Grillaia

Approvato dal consiglio comunale un odg in vista della Conferenza dei Servizi in Regione, a gennaio, sulla messa in sicurezza del sito



CHIANNI — Venerdì scorso il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno per ribadire la massima attenzione del territorio circa il progetto di messa in sicurezza della discarica in località La Grillaia, progetto che sarà discusso in una Conferenza dei servizi rinviata a gennaio.

"Dopo anni che chiediamo collaborazione alla Regione - ha commentato il sindaco, Giacomo Tarrini - sembra ci sia la volontà politica di ascoltare i territori. Il tema lo porremo all’attenzione dei diversi candidati alle regionali della prossima primavera. Noi vogliamo risolvere questo annoso problema con serietà e responsabilità".

"Questa maggioranza - si legge nell'ordine del giorno approvato - ha da sempre avversato la creazione e la gestione della discarica in località La Grillaia, sia dall'opposizione che, negli ultimi cinque anni, dal governo del Comune. Abbiamo criticato, nel merito, il progetto di riapertura della discarica, approvato dalla Provincia nel 2014. Abbiamo rivendicato in ogni sede la necessità di dare esecuzione al protocollo d'intesa con la Regione, scoprendo che in realtà la precedente Amministrazione lo aveva approvato in maniera difforme rispetto alla Giunta regionale e che molti dubbi giuridici si manifestavano sulla sua utilizzabilità. Abbiamo altresì contestato il nuovo progetto di riapertura della discarica, che vuole superare quello del 2014. 

Abbiamo fatto tutto questo non solo a parole, ma opponendoci nella conferenza di servizi regionale con memorie depositate, dando un incarico legale di supporto assieme ai Comuni di Terricciola e Lajatico, con cui finalmente il Comune si è coordinato. Per questo, indipendentemente degli atti gestionali che seguono un loro percorso su cui gli organi di governo non possono intervenire, è opportuno che l'amministrazione comunale, e in particolare la giunta, proseguano nella loro attività con il pieno consenso del Consiglio, che rappresenta direttamente il corpo elettorale. 

Ribadendo quindi la netta e ferma contrarietà al nuovo progetto discusso in conferenza di servizi, è necessario verificare quali soluzioni alternative siano concretamente percorribili per concludere questa annosa e dolorosa questione, frutto di scelte sbagliate fatte molti anni fa. Non possiamo, infatti, continuare a convivere con una discarica chiusa ma non ancora totalmente dismessa né tanto meno posta in definitiva sicurezza. 

L'obiettivo deve essere quello di garantire non solo nell'immediato, ma in tempo più lungo, di 10, 20, 30 anni, il tempo dei nostri figli, la cura della discarica in tutta la necessaria sicurezza. Questo, nell'intento, che deve essere comune, di perseguire una logica che abbia la tutela dell'ambiente come unico obiettivo, anziché logiche di profitto che non condividiamo. Tutti gli enti pubblici coinvolti, a cominciare dalla Regione, devono intervenire e fare la loro parte. E tutti dovranno assumersi le necessarie responsabilità rispetto alla situazione attuale, perché una soluzione definitiva deve essere trovata.

Per questi motivi, il Consiglio ritiene necessario: 

1) che il Comune, in tutte le sue articolazioni politiche e gestionali, si opponga a tale progetto; 

- preso atto della necessità di garantire l'effettiva messa in sicurezza della discarica, nel quadro delle risorse economiche disponibili, 

2) che il Comune intervenga sulla Regione affinché questa dia un contributo certo e quindi effettivo alla dismissione;

3) che il Comune valuti ogni misura che renda compatibile le esigenze di tutela ambientale e di salute pubblica connesse alla dismissione della discarica e alla gestione del periodo "post mortem", con quella di reperire le risorse necessari a provvedervi, al fine di addivenire ad una soluzione di lungo periodo".


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