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Attualità mercoledì 02 agosto 2017 ore 11:35

No secco del Consiglio alla geotermia

Il Consiglio delibera una mozione e la individuazione delle aree territoriali inidonee per dire no agli impianti geotermici nella Valdera



CASCIANA TERME LARI — Lunedì 31 luglio 2016, il Consiglio Comunale di Casciana Terme ha deliberato un doppio punto all’ordine del giorno per confermare un no secco alla costruzione di impianti geotermici nel territorio della Valdera.

Primo punto in discussione la mozione “Progetto di ricerca di fluidi geotermici nel territorio del Comune di Casciana Terme Lari – primo firmatario consigliera Marianna Bosco” della lista di minoranza “Per una svolta in Comune”; secondo punto “Individuazione delle aree non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia geotermica – approvazione”.

Marianna Bosco nel dare lettura completa della mozione ha fatto presente che con la sua approvazione si vuole rafforzare la contrarietà totale alla costruzione di impianti geotermici nel territorio della Valdera, territorio a vocazione agricola e turistica.

"La mozione – dice la Bosco – non ha valore giuridico, in quanto la Cogeme impresa Bresciana che ha chiesto alla Regione Toscana di iniziare le sperimentazioni finalizzate alla costruzione degli impianti, ha agito con il sistema abbreviato facendo leva su leggi degli anni venti, risalenti quindi al vecchio regime fascista che saltano qualsiasi confronto e non tengono conto delle volontà popolari. Tuttavia - continua la Bosco – e proprio per questo, è necessario approvare questa mozione di netto contrasto a questo progetto, che ricalchi la volontà della Amministrazione Comunale e che dà voce alla contrarietà dimostrata dai cittadini e dal nascente comitato No geotermia".

"Gli scavi – si legge nella mozione – che andrebbero sempre più in profondità, fino a 2 chilometri nel sottosuolo, farebbero fuoriuscire arsenico, mercurio, ammoniaca e fanghi, pericolosi per la salute pubblica oltre a deturpare il territorio e porterebbero solo piccole entità occupazionali". 

"E’ necessario – conclude la Bosco contrastare questo progetto con tutti i mezzi, anche legali, e trasmettere l’atto alla Giunta e al Consiglio Regionale a cui compete la decisione finale".

La mozione è stata votata dal gruppo di maggioranza “Centrosinistra per Casciana Terme Lari” e da Marianna Bosco firmataria della mozione ed unico rappresentante della lista di minoranza “Per una svolta in Comune”, mentre non ha riportato l’approvazione del gruppo “Insieme è possibile” non per il merito ma, come è stato detto dal capogruppo Erica Ballatori e da Luca Fracassi, per non essere stati abbastanza coinvolti nell’argomento e perché secondo gli stessi consiglieri la mozione è priva di qualsiasi peso giuridico.

Passando al secondo punto riguardante l’individuazione delle aree, il sindaco Mirko Terreni ha illustrato i cinque vincoli su cui si è basato lo studio tecnico predisposto in collaborazione con due professionisti esterni, un geologo e un dottore agronomo, finalizzato a dichiarare inidoneo alla costruzione di impianti geotermici, la quasi totalità del territorio comunale.

"Sono cinque vincoli – dice Terreni – che si basano sulle linee guida della delibera della Giunta Regionale 140 del 2017 e riguardano aspetti di salvaguardia dei beni culturali, i coni visibili, zone agricole di pregio, vincoli idrogeologici e la tutela dei beni culturali che complessivamente raggiungono circa il 70 per cento del territorio comunale e che dichiarano la zona collinare inidonea a insediamenti geotermici. A questi – dice ancora Terreni - si sono voluti aggiungere altri vincoli a salvaguardia di altre zone e che riguardano le aree termali e di ricarica delle acque e le fasce di rispetto dell’approvvigionamento idrico, raggiungendo il 95 per cento del territorio comunale".

Sale quindi al 95 per cento la percentuale di inidoneità del territorio comunale. Percentuale massima, dal momento che la stessa delibera di giunta regionale stabilisce che non si può raggiungere il 100 per cento della salvaguardia territoriale. Inoltre, conclude Terreni, il restante 5 per cento di territorio, non è omogeneo, ma frastagliato e intramezzato con altri spicchi di terreno inidoneo, e quindi non è detto che possa essre dichiarato idoneo.

"Questo studio – chiarisce il primo cittadino – poteva essere trasmesso in Regione come semplice atto di funzionario, ma che la giunta ha voluto portare in Consiglio Comunale per conferirgli maggiore forza e per includere tali vincoli nel piano strutturale e Regolamento edilizio di prossima approvazione, a salvaguardia anche di futuri possibili richieste di ricerche geotermiche".

L’atto è stato approvato all’unanimità e sarà trasmesso alla Giunta Regionale e al Consiglio Regionale della Toscana a cui spetta l’ultima parola sui permessi geotermici che riguarda non solo il territorio di Casciana Terme Lari ma anche Capannoli, Terricciola e Chianni.

Marcella Bitozzi
© Riproduzione riservata


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