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Attualità lunedì 15 ottobre 2018 ore 15:00

Un piccolo gioiello torna all'antico splendore

Taglio del nastro e festa per salutare la fine dei restauri, durati circa tra anni, alla Cappella di Santo Stefano in Sardinia



CALCINAIA — E’ stato salutato sabato il completato restauro Cappella di Santo Stefano in Sardina. La cappella, edificata attorno all’XI secolo, prima della rettifica del corso del fiume Arno (1560) si trovava in prossimità delle rive del fiume. Rimasta per molti anni in mano a privati nel degrado e nell’abbandono, è tornata finalmente al suo antico splendore dopo un restauro di circa tre anni condotto per volontà dell’Amministazione Comunale di Calcinaia.

Nella bella cerimonia che si è svolta proprio in Sardina di fronte alla Cappella di Santo Stefano, l’architetto e consigliere Christian Ristori, una delle persone che più si è spesa per il recupero di questo simbolo di Sardina, ha dato il via all’inaugurazione e dopo un breve excursus storico e artistico riferito alla chiesetta, ha dato la parola al Sindaco del Comune di Calcinaia, Lucia Ciampi che ha confermato la sua “immensa soddisfazione nel vedere questa ennesima opera conclusa". 

"Tenevamo particolarmente - ha aggiunto la prima cittadina - a restituire al quartiere di Sardina un pezzo storico della sua identità. Ci siamo riusciti, non senza difficoltà, e grazie all’impegno di molte persone che voglio pubblicamente ringraziare: mi riferisco agli architetti che hanno seguito il progetto, alla Soprintendenza, alla restauratrice d’arte Maria Teresa Leotta, all’Ufficio Tecnico comunale e a tutte le aziende e le associazioni che hanno contribuito anche al restauro interna della Cappella. Un ringraziamento speciale a Christian Ristori che ha seguito in questi anni con la stessa passione e impegno l’avvio dei lavori di restauro e il loro proseguimento, contribuendo con una ricerca storica sempre curiosa ed attenta a rendere ancor più speciale questa inaugurazione”.

I lavori di restauro sono stati diretti dall’architetto Jacopo Fedele Donati ed eseguiti dall’impresa Bianchi Sergio. La chiesetta ha recuperato gli antichi colori che per anni erano rimasti occultati.

Dopo aver aperto le porte della Cappella e tagliato il nastro tricolore, è stata ancora il Sindaco a svelare il panno che nascondeva la tela posizionata sopra l’altare della chiesetta, opera d’arte risalente al 1767, completamente restaurata da Maria Teresa Leotta, che ritrae il beato Arcangelo Canetoli, santo venerato anche da alcuni fedeli di una piccola parrocchia di Gubbio.

Al termine degli interventi della Dr.ssa Maria Grazia Ristori e soprattutto della restauratrice Maria Teresa Leotta che ha spiegato le tecniche utilizzate per dare nuova luce al dipinto di Gaetano Maria Franchi, il parroco di Calcinaia Don Roberto ha dato la benedizione alla restaurata Cappella di Sardina coadiuvato dai parroci emeriti Don Giulio e Don Antonio.

Tutte queste autorità religiose hanno in seguito ricevuto il gradito omaggio di una stampa di un dipinto realizzato dal Maestro Paolo Grigò che ritrae precisamente la nuova Chiesa di Sardina.

Un bellissimo regalo che hanno ricevuto anche tutti coloro che si sono impegnati per ultimare la realizzazione, quindi oltre alle persone citate in precedenza, anche i titolari delle ditte che, attraverso l’Art Bonus, hanno finanziato l’opera, ovvero: AF Machinery, Centro Torretta White, Carrozzeria Tiglio e Birindelli Auto, quest’ultima azienda ha coperto le spese del restauro della tela in memoria di Giacomo Corsi.

L’antico inginocchiatoio è stato invece riportato al suo splendore grazie al sapiente e certosino lavoro di Edo Bacchereti del Rione La Nave, premiato per l’ennesima volta dall’Amministrazione Comunale per quest’ulteriore opera a servizio della comunità.

Le stampe del dipinto del Maestro Grigò sono finite anche nelle mani di storici abitanti del quartiere di Sardina che, con la loro costante presenza al cantiere, con la loro disponibilità e tutto il loro amore, anche quando la Cappella versava in stato di abbandono, si sono presi cura della chiesetta.

Dopo l’inaugurazione, le porte della Cappella di Santo Stefano in Sardina sono rimaste aperte anche il pomeriggio, in modo che il lavoro di restauro potesse essere ammirato da tutti i cittadini interessati.


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