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Attualità martedì 25 gennaio 2022 ore 09:00

Il Padule si conferma sito di rilievo nazionale

Alzavole in volo al Padule di Bientina

Il censimento del Cento ornitologico toscano colloca l'area bientinese in cima alla classifica tra le zone umide preferite dagli uccelli svernanti



BIENTINA — Secondo il Centro ornitologico toscano, il Padule di Bientina è la zona umida della Regione che ha accolto il più alto numero di uccelli acquatici svernanti. Lo dice l'annuale censimento che viene svolto da ben 55 anni nella maggior parte dei Paesi del mondo, da 39 in Toscana e che, quest'anno, ha segnalato quasi 14mila individui che hanno raggiunto il Padule.

Tra questi, Bientina si conferma sito d'interesse nazionale sia per il beccaccino che per la pavoncella, e da alcuni anni anche l'alzavola sta facendo registrare valori che superano la soglia per definire l'importanza nazionale. Le altre specie con maggior presenza, poi, sono il germano reale, aironi cormorani.

Il risultato, fanno sapere da Legambiente Valdera, non è frutto del caso. Gli animali, infatti, si concentrano in particolare nelle aree che negli ultimi anni sono state interessate da provvedimenti di tutela: la riserva naturale di Bosco Tanali nel Comune di Bientina, l’oasi Wwf, l'area naturale protetta di interesse locale del Bottaccio e il lago della Gherardesca a Capannori.

"Certo il Bientina necessita di alcune iniziative urgenti di tutela, a partire dalla necessità di una più diffusa vigilanza ambientale sia contro l’abbandono di rifiuti, sia per arginare il bracconaggio - hanno continuato da Legambiente Valdera - è indubbio però che gli interventi di tutela e rinaturalizzazione, realizzati nel tempo e con continuità dalle amministrazioni in collaborazione con le associazioni ambientaliste, hanno dato frutti evidenti. Così come ha dato risultati il coordinamento fra enti locali e soggetti gestori delle aree protette, che ha per capofila il Comune di Bientina con l'impegno dell'assessora all'Ambiente Desirè Niccoli e che, da diversi anni realizza un calendario di escursioni, eventi e attività nelle aree protette di Bientina, Sibolla e Cerbaie".

"È giunto il momento di riprendere l’iniziativa per nuovi progetti di tutela e rinaturalizzazione, con l’obiettivo di ricreare altre zone umide, boschi, prati, in un territorio in cui fino a un secolo e mezzo fa i grandi spazi naturali erano predominanti - hanno concluso -un’assicurazione sulla vita con beneficio per l’economia locale e per la salute di tutti noi".


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