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Politica giovedì 08 maggio 2014 ore 12:19

Alessandro Puccinelli: "Rilancio della città e stop alle nuove edificazioni"

Le proposte del candidato sindaco della Lista Civica Indipendente per il futuro di Pontedera



PONTEDERA — Alessandro Puccinelli per la seconda volta ci riprova. Sarà il candidato sindaco a Pontedera per la Lista Civica Indipendente nella tornata elettorale del 25 maggio. Puccinelli ha 45 anni e tre figli. Sposato, imprenditore nel settore immobiliare, laureato in informatica, è impegnato in molte realtà associative del territorio. Si definisce un curioso a prescindere dalla politica. La sua esperienza in consiglio comunale, dove dal 2009 siede come capogruppo di opposizione, iniziò candidandosi nella Lista Civica Indipendente, fondata da Mario Marianelli. Nato a Cascine di Buti, da sempre vive Pontedera, la sua gente il suo territori, i suoi problemi. Se gli chiedete dove si colloca sull'arco costituzionale la sua lista vi risponde con spirito civico: “Tra sinistra, destra e centro, preferisco stare con i cittadini e pensare alle idee che alle ideologie”.


Quali sono i principali punti del programma elettorale della Lista Civica Indipendente?
“Secondo noi – dice Puccinelli – è fondamentale impegnarci sul rilancio del territorio, del commercio, dell'industria e recuperare il centro di Pontedera. E' necessario cercare una regia che metta in connessione le varie forze del territorio. La nuova amministrazione comunale deve attrarre investimenti sul Dente Piaggio, va bene, ma si rischia di spostare il focus dal centro cittadino al Dente. Rischiamo di svuotare Pontedera e di trovarci con una serie di scatole vuote.
Secondo noi il rilancio si fa attraverso una serie di accortezze. Serve introdurre, per dare ossigeno al centro, la sosta di cortesia, offrire a chi investe nel recupero di locali e facciate il suolo pubblico gratis, visto che è l’investimento di un privato che torna a vantaggio anche della collettività e attuare molti altri accorgimenti per aiutare gli esercenti.
Sulle politiche industriali bisogna tessere rapporti con la Piaggio e le grandi aziende del territorio. Ad esempio – continua Puccinelli - abbiamo fatto qualche cosa di importante con Pontech e ora bisogna creare sinergie e creare un tessuto della piccole imprese altrimenti, con la situazione attuale si rischia che il lavoro fatto fino ad ora vada perduto.
Poi per il territorio è indispensabile attuare una politica dei rifiuti per superare il ritardo accumulato e pensare alla tariffa puntuale. Che senso ha continuare la raccolta filo strada? Igenio non è sufficiente visto che poi spesso i rifiuti sono fuori dai cassonetti o finisce che i cittadini li conferiscono nei bidoni dell'indifferenziata. Bisogna promuovere il riuso e la raccolta puntuale per avere rifiuti di eccellenza e avviare la chiusura della discarica di Gello. Infine sul fronte urbanistico a Pontedera si è costruito troppo e credo che per i prossimi 5 anni di debba attuare uno stop alle nuove edificazioni attraverso una moratoria. Insomma il nuovo sindaco, se sarò io, dovrà puntare a cose realistiche e veramente fattibili a cominciare dagli interventi sui lavori pubblici”.

Sul fronte della sicurezza cosa intendere fare?
“La nostra idea è meno multe e più controlli, avere più agenti operatori della pubblica sicurezza in giro sul territorio che parlino con la gente, che instaurino una relazione con i cittadini, che raccolgano le segnalazioni dei problemi, attuando anche un maggiore coordinamento tra la varie forze dell'ordine. Insomma è meglio fare meno multe e vigilare di più. Inoltre a Pontedera ci sono dei problemi di sovraffollamento e anche con chi è arrivato da fuori bisogna avere la coscienza che se ci sono della regole bisogna farle rispettare, altrimenti questo diventa un razzismo all'incontrario”.

In consiglio comunale la Lista Civica Indipendente più volte ha sollevato critiche sulla gestione delle aziende partecipate, quale è la vostra visione in questo senso?
“Credo che sia indispensabile ridurre gli stipendi di manager e dirigenti, eliminare i clientelismi e adottare criteri di trasparenza e valutazione basati su criteri meritocratici nell’interesse dei cittadini, introducendo meccanismi di valutazione anche sulla base dei servizi realmente erogati al cittadino. La macchina comunale inoltre ha bisogno di una risistemata e di puntare su una separazione tra pubblico e privato”.

Questione Unione Valdera. Quale è il punto di vista di Puccinelli e della Lista Civica Indipendente?
“Sull'Unione Valdera i sindaci devono chiarirsi le idee su cosa si vuole fare, soprattutto l'attuale presidente, (Simone Millozzi ndr) deve decidere cosa vuole per l'Unione e quale ruolo gli vuole assegnare. Noi della Lista Civica Indipendente non siamo dell'idea di buttare tutto a mare, per noi è un'esperienza che può anche andare avanti, ma vogliamo capire con quali finalità. Una volta deciso cosa si vuole fare, allora si può valutare se l'Unione può avere un'utilità anche nel nuovo assetto del territorio dopo gli interventi fatti sulle province”.

Quest'anno il ballottaggio anche a Pontedera è più probabile che in passato. Siete disposti ad apparentamenti o appoggi esterni? Come vi potreste schierare se non sarete tra le prime due liste?
“Noi siamo disposti a schieraci con altre forze politiche, ma la garanzia deve essere che sia possibile mettere in atto almeno una parte del nostro programma elettorale, di sicuro non siamo interessati ad andare ad occupare poltrone per ratificare le decisioni di altri. Se siamo forza di governo intendiamo dare corso al nostro programma”.

Quale è la principale critica che muove a Millozzi e all'attuale amministrazione comunale, visto che Lei ne ha seguito il lavoro dai banchi dell'opposizione?
“La poca disponibilità a recepire istanze e sollecitazioni da parte della minoranza che andavano inequivocabilmente nella direzione dell'interesse pubblico. Millozzi non ha saputo intavolare una discussione costruttiva e pacata con le altre forze politiche. Quindi è una critica al metodo. Non è stato possibile per noi dell'opposizione apportare il nostro contributo costruttivo. Insomma è mancata quell'apertura di dialogo tra l'amministrazione comunale e il consiglio da cui sarebbero potute arrivare delle istanze nell'interesse di Pontedera”.


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