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Lavoro mercoledì 04 aprile 2018 ore 15:02

"Da Fiom, Fim e Uilm silenzio in Piaggio"

L'Usb torna ad attaccare le rappresentative dei confederali sulla gestione di ferie e permessi, dopo la solidarietà firmata a novembre



PONTEDERA — "Da quando è stato firmato l’accordo sulla solidarietà, nel Novembre 2017 ad oggi - hanno osservato dalla Rsu dell'Unità sindacale di base in Piaggio -, su ferie e permessi abbiamo visto di tutto. Fogli volanti fatti passare tra i lavoratori, con il consenso di alcuni sindacalisti, note inviate all’azienda per far usare i permessi dei propri iscritti durante la fermata produttiva (senza nemmeno chiedere se erano d’accordo) e scioperi...".

Al centro dei ferri corti fra le rappresentanze sindacali, ormai da mesi, c'è la gestione da parte dell'azienda dei blocchi produttivi, con alcuni operai disposti a ferie e permessi forzati pur di mantenere il posto di lavoro.

L'Usb, visto il perdurare della situazione, attacca direttamente le Rsu dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil, ponendo alcuni interrogativi. "Perché  - domandano alle rappresentative interne di Fiom, Fim e Uilm - durante la trattativa per il contratto di solidarietà non è stato èaffrontato questo argomento, firmando la solidarietà in fretta e furia?". E ancora: "Perché non è stata sostenuta da Fim, Fiom e Uilm la proposta di Usb che puntava ad un diverso criterio di utilizzo degli ammortizzatori sociali? Una riduzione oraria, già sperimentata in passato, che permettesse a tutti i lavoratori di avere continuità di reddito nell’arco dei 6 mesi di solidarietà a salvaguardia degli istituti dei lavoratori? Perché in Piaggio, da anni, c’è una discriminazione salariale e di Istituti tra operai e impiegati sotto ammortizzatore sociale?".

Dopo la firma della solidarietà, dunque, lo scontro fra operai e azienda è andato incentrandosi sui permessi. "Nella busta paga del 28 febbraio - hanno riferito in proposito dall'Usb -, è stata formalizzata la divisione tra i Par individuali e quelli collettivi. Finalmente un po’ di trasparenza per permettere ai lavoratori un controllo nell’utilizzo della proprie spettanze. L’azienda nella divisione ha commesso un errore spostando tutte le ore in attivo tra i Par collettivi. A seguito della segnalazione della Rsu e un controllo, l’azienda si è resa disponibile a trasferire tre giorni (24 ore) dai Par collettivi a quelli individuali e a portare avanti una contrattazione relativa alle fermate produttive dell’anno 2018. La media, tra gli operai, nel contatore dei permessi collettivi è 20 ore, quindi in questo modo si sanerebbe la situazione".

"Non capiamo il comportamento della Rsu di Fim, Fiom e Uilm - concludono dall'Usb - che, per l’ennesima volta e come per la piattaforma per il contratto aziendale, si fanno delegittimare dai segretari provinciali. Invece di pensare agli interessi di bottega e senza mai sentire i lavoratori in assemblea sarebbe interessante capire cosa pensano su questo argomento e sulla trattativa del contratto aziendale (dopo che sono stati fatti ben tre incontri)".


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