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Attualità domenica 25 giugno 2017 ore 09:30

Nassar risponde al Comune

Il coordinatore del comitato Pop ha risposto riguardo all'organizzazione dell'assemblea pubblica



PECCIOLI — Magdi Nassar ha risposto al Comune di Peccioli che in un articolo di ieri aveva spiegato come si erano svolte le cose dopo che Nassar si sarebbe lamentato per aver cercato senza riuscirci a contattare il sindaco: "Ha avuto dagli uffici competenti le risposte che chiedeva - hanno spiegato dal Comune - quindi non si capisce di cosa si lamenti, a meno che non cerchi il modo di inventarsi una polemica. La verità è che ha lanciato sui social l'iniziativa prima ancora di chiedere la disponibilità degli spazi all'amministrazione. La sua libertà ad esprimersi è garantita, tant'è che da tempo con tutti i mezzi lo sta facendo".

Nassar, a sua volta, ha detto: "Abbiamo richiesto l'utilizzo del suolo pubblico per posizionare un tavolino e tre sedie nella Piazza del Popolo o, in alternativa, per la piazza del Centro Polivalente per la sera del 29 giugno; guarda caso, dopo 15 giorni dal deposito della richiesta stessa, ci giunge la risposta dal comandante dei vigili che ci comunica un evento concomitante proprio tra il centro polivalente ed il centro storico tutto; ma non è finita, perché nel provvedimento della polizia municipale si precisa che "come da indicazioni dell'ufficio Staff del Sindaco, nei mesi di giugno e luglio il centro di Peccioli è interessato da eventi e iniziative istituzionali in parte già programmate ed altre in fase di definizione".".

"Nel merito, l'intera vicenda è contestabile per moltissime ragioni politiche e non solo: i nostri legali hanno riscontrato un difetto per eccesso di potere nel provvedimento dei vigili, si ravvisa un eccesso di potere nel divieto ad utilizzare gli spazi pubblici per tutti i mesi di giugno e luglio a fronte di eventi non ancora programmati, per i quali non esistono dunque delibere. In terzo luogo, non è chiaro perché la mia richiesta, inoltrata alla polizia municipale, sia stata evasa alla luce della disapprovazione dell'ufficio del Sindaco, quando avrebbe invece dovuto fondarsi sull'oggettività di delibere già emanate dagli enti che ne avevano facoltà, vista anche lo status di pubblico ufficiale del Capo delle guardie comunali, che agisce in autonomia secondo evidenze documentali, e non secondo le volontà arbitrarie di altri uffici".

"Politicamente e umanamente, poi, il fatto che Macelloni, al quale comunque mi lega un sentimento (forse a questo punto unilaterale) di stima ed amicizia, che mi porta anche a frequentare le riunioni del suo gruppo, si abbassi ad attacchi di così infima lega, cercando di proibire la fruizione degli spazi pubblici per l'espressione del pensiero personale attraverso un uso distorto del potere mi fa sinceramente disgusto".

"In conclusione, riguardo alla mia decisione di pubblicizzare l'evento prima dell'assenso dei vigili, questo rientra ancora una volta nelle mie facoltà, secondo le disposizioni dello stesso articolo 18, e la mia richiesta riguardava unicamente l'occupazione del suolo pubblico (che quindi non preclude di per se la fattibilità dell'evento). Avrei voluto parlare con il sindaco per accordarci sull'utilizzo di uno spazio che ci permettesse di esprimerci senza danneggiare l'evento organizzato da Peccioli per, rendendomi disponibile anche a spostare di qualche giorno la data; il Sindaco Macelloni si è negato al telefono per alcuni giorni, e questo non rappresenta certo un illecito, ma esprime ampiamente e con chiarezza i motivi della negazione degli spazi e l'incattivimento verso questo evento, perchè se realmente il motivo del suo diniego fosse stata la manifestazione, sarebbe stata sua premura concordare con noi le modalità per non danneggiarla, invece ci ha obbligati ad agire con forza ricorrendo alla questura di Pisa per ottenere le necessarie autorizzazioni".


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