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Attualità giovedì 15 giugno 2017 ore 19:25

Respinta la mozione contro i gadget fascisti

Il Consiglio comunale ha bocciato il testo presentato da Sinistra Italiana e Pd, a passare è la controproposta della maggioranza



SANTA MARIA A MONTE — Il Consiglio comunale, su proposta dei consiglieri di minoranza Antichi (Sinistra Italiana), Torrini Lazzerini (PD), ha discusso nella sua ultima seduta una mozione per contrastare la vendita e la diffusione di articoli e gadget, oggi sempre più diffusi su alcune bancarelle, che rievocano il fascismo e il nazismo. "Lo hanno già fatto ed approvato molti Comuni a noi vicini – spiega Fabio Antichi di SI – oltre alla Regione Toscana lo scorso 14 dicembre 2016".

La mozione, che nasce da una proposta dell'Anpi, mira ad integrare ed estendere all'interno del codice penale le casistiche di reato dell'apologia di fascismo, per contrastare alcune condotte che attualmente non vengono considerate reato dalla normativa vigente. "In particolare - prosegue Antichi- il documento chiedeva alla Giunta un impegno affinché il reato di apologia del fascismo venisse esteso alla fattispecie relativa alla vendita di beni, gadget, oggetti recanti immagini, slogan riconducibili ai regimi nazifascisti, consentendo l'effettiva repressione di reati legati alla riproduzione e alla diffusione di gesti, linguaggi e simboli del fascismo e del nazifascismo. La mozione, inoltre, chiedeva di adoperarsi per far sì che in Parlamento si arrivi con celerità all'approvazione della proposta di legge per l'introduzione nel codice penale di un reato più generale di "propaganda del regime fascista e nazifascista". 

La mozione non è passata, e ad aggiudicarsi l'ok del Consiglio comunale è stata quella presentata dalla maggioranza.

"La maggioranza ha proposto una mozione di più ampio respiro con finalità pertinenti e consone alle funzione del consiglio comunale - commenta il vicesindaco Manuela del Grande-  serve a poco, ma a quanto pare ma è necessario, ricordare che la modifica al codice penale non la fa il Consiglio comunale ma il Parlamento che al momento non ha deliberato in tal senso". 

"Abbiamo richiamato l'attenzione sul fatto che i regimi dittatoriali hanno sempre provocato troppe vittime - ha aggiunto Del Grande - che dovremmo combattere l'odio ideologico e ricordava ai consigliere di opposizione che il nostro comune commemora il 25 aprile e il 4 novembre, ogni anno, e che i gruppi consiliari in particolare il PD partecipa molto raramente a tale iniziative coi propri consiglieri e impegnava tutti i rappresentanti dei vari gruppi a partecipare personalmente di più a tali iniziative importanti per la comunità, ricordava che non c'è attualmente una legge che considera pericolosa la vendita dei gadget, che non si può' rinnegare, né nascondere la storia, né cancellare la memoria".

La mozione è stata approvata con due voti contrari da parte di Pd e Sinistra Italiana.


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