"Degrado nei borghi? Venite e ne parliamo"

CASCIANA TERME LARI — Pubblichiamo le considerazioni del sindaco Mirko Terreni circa lo stato di degrado in cui versano paese di Casciana Alta e le frazioni collinari, inizialmente denunciato da QuiNews Valdera (articolo: Un paese del Mille che scivola nel degrado) e poi confermato con una lettera da alcuni abitanti del borgo (articolo: "Il degrado è in tutte le frazioni collinari").

In merito alla suddetta lettera, precisiamo che non si tratta di una missiva anonima, come sostenuto dal primo cittadino nel suo intervento, ma di una lettera firmata: i nomi non sono stati pubblicati, semplicemente, per rispetto della privacy.

Di seguito la replica del sindaco Terreni. 

“In merito a quanto pubblicato dal vostro quotidiano domenica 6 maggio, nonostante sia difficile potersi confrontare e dare risposta ad una lettera anonima, per di più appresa attraverso la stampa, provo comunque a dare risposta alle questioni che ci vengono segnalate nell’articolo.

Come già avevo scritto non ritengo che il nostro sia un territorio degradato né tantomeno abbandonato: solo per dare delle cifre la mia amministrazione dal 2014 ad oggi ha speso - considerando solo le frazioni collinari più piccole, fra cui quelle citate nella lettera - 569.000 euro fra asfaltature, riqualificazione dei nuclei storici e realizzazione di aree a parcheggio a cui vanno ad aggiungersi più di 25.000 euro di interventi di ampliamento dell’illuminazione pubblica. A tutto ciò vanno sommati altri 452.000 euro di interventi sui relativi cimiteri. Inoltre entro il 2018, sempre con riferimento ai centri più piccoli di collina, saranno avviati altri interventi già finanziati – e la cui progettazione è a buon punto – per ulteriori 520.000 euro, come il rifacimento delle pavimentazioni stradali, la riqualificazione dei centri e la sistemazione di aree a parcheggio.

Nell’articolo viene citato in modo più specifico il caso di Casciana Alta. Proprio in questa frazione ad oggi l’Amministrazione ha fatto interventi (delle tipologie dette sopra) per 434.500 euro e nel 2018 sono già in programma e finanziati, oltre al già citato intervento di rifacimento della pavimentazione nel centro, la realizzazione della nuova scalinata in piazza Mascagni di accesso al parco pubblico, da tempo richiesta dalla cittadinanza, la cui realizzazione è stata affidata alla società del Comune “Progetto Prometeo” per un totale di 32.000 euro. Oltre a questo è già stato affidato alla medesima società il rifacimento di tutta la recinzione in legno del parco sopracitato per altri 6.000 euro. Forse non sarà l’ottimo ma di sicuro tutti questi interventi dimostrano l’attenzione del Comune per l’intero nostro territorio con riferimento particolare proprio ai centri minori.

Ad essere citata nell’articolo è poi anche la pianificazione urbanistica che, anche se ha poco a che vedere con il resto delle problematiche a cui si fa riferimento, rappresenta un’importante cartina di tornasole circa l’attenzione di questa amministrazione sulla vivibilità dei vari centri abitati, fra cui proprio le frazioni più piccole: e al riguardo non posso che segnalare che la nostra è l’amministrazione che dopo tanto parlarne ha approvato e dato il via al piano di recupero del centro di Cevoli; un intervento questo che ha comportato la demolizione dei volumi di un vecchio complesso industriale abbandonato, quello sì portatore di degrado. Inoltre nelle norme del Piano Strutturale è prevista la possibilità di recupero e incentivazione dei volumi anche per i piccoli centri funzionali alla realizzazione o mantenimento delle attività di commercio di vicinato, oltre alla tutela e il recupero degli spazi esistenti.

Queste sono solo alcune delle cose fatte o in programma – in larga misura rese possibili solo grazie ai maggiori introiti derivanti dal processo di fusione – che per la gran parte di esse sono state spiegate e condivise con la cittadinanza che ha voluto partecipare ai vari incontri pubblici organizzati periodicamente nelle frazioni.

Se il gruppo di persone che ha inviato la lettera pubblicata in forma anonima vuol parlare e confrontarsi col sottoscritto sulle questioni che sono state sollevate o su altre, la porta del Comune è aperta per loro e chiunque altro. Una lettera anonima mandata ad un quotidiano on-line non mi pare troppo funzionale a discutere dei problemi e delle relative soluzioni”.

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